Milazzo. Eletti i presidenti delle 3 Commissioni Comunali. Ma si accende la polemica

Milazzo. Eletti i presidenti delle 3 Commissioni Comunali. Ma si accende la polemica

Serena Sframeli

Milazzo. Eletti i presidenti delle 3 Commissioni Comunali. Ma si accende la polemica

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venerdì 10 Luglio 2015 - 13:47

Il consigliere Pippo Midili critica l’operato della coalizione di Formica. Prima della votazione era stata chiesta l’assegnazione della presidenza al gruppo di opposizione

Si sono svolte ieri mattina nell’Aula consiliare le riunioni delle tre Commissioni consiliari per l’elezione del presidente e dei vicepresidenti.

I lavori sono stati coordinati dal presidente Gianfranco Nastasi e dal vice Maurizio Capone. Prima della votazione i capigruppo delle liste appartenenti alla coalizione dell’ex sindaco Pino hanno chiesto che, sulla scorta di una apposita previsione normativa, la presidenza fosse assegnata alla minoranza, senza successo però.

I tre presidenti venuti fuori dall’urna sono Fabrizio Spinelli nella prima commissione “Affari generali ed istituzionali con vice Alessandro Oliva e Nino Italiano; nella 2° commissione “Gestione del territorio” il presidente è Pietro Formica con vicepresidenti Valentina Cocuzza e Santi Michele Saraò, mentre nella 3° commissione “Salvaguardia sociale e promozione umana”, presidente è stato eletto Francesco Alesci con vicepresidenti Stefania Quattrocchi e Carmen Manna.

Sul criterio utilizzata nella nomina dei tre presidenti è intervenuto il consigliere Pippo Midili, che critica il comportamento della coalizione a supporto di Formica.

“Prendiamo atto– si legge nella nota di Midili- che il Capodanno della democrazia, annunciato dal Sindaco alla seduta di insediamento del Consiglio Comunale, è durato esattamente quanto Capodanno. Un giorno solo. Con un atteggiamento che non lascia spazio ad equivoci, la maggioranza ha, sorvolando anche sulla normativa vigente, preso le presidenze e le vice presidenze delle tre commissioni consiliari, come mai si era verificato precedentemente. Un atteggiamento di arroganza politica confermato dalle parole del Consigliere Italiano il quale ha dichiarato che l'apertura nei confronti dell'opposizione è finita la stessa sera in cui non si è voluta la vicepresidenza del consiglio e alcuni gruppi di opposizione sono usciti dall'aula”.

Midili torna quindi sugli accordi mancati nella riunione dei capigruppo della prima seduta di insediamento: “La sera dell'insediamento i gruppi di opposizione Milazzo Futura, Città attiva ed Udc avevano individuato il Consigliere Rosario Piraino come vicepresidente dell'opposizione in rappresentanza di 8 consiglieri. Alla maggioranza non è andato bene che non si convergesse sul nome di Piraino anche da parte degli altri 4 consiglieri di opposizione ed a quel punto hanno stabilito di prendersi anche la Vicepresidenza. Ecco perchè abbiamo abbandonato l'aula”.

Midili annuncia quindi un’opposizione “a mani nude: Nessuno venga più a darci lezioni sul significato della parola democrazia. Non abbiamo certo bisogno di cattivi maestri. Il Cencelli applicato è della peggiore scuola della prima repubblica ed il nuovo annunciato puzza di vecchio e di stantio”.

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