Sant'Angelo di Brolo: la replica della giunta Caruso e dei consiglieri in difesa di Barone

Sant’Angelo di Brolo: la replica della giunta Caruso e dei consiglieri in difesa di Barone

Sant’Angelo di Brolo: la replica della giunta Caruso e dei consiglieri in difesa di Barone

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sabato 07 Novembre 2015 - 10:07

In risposta alla denuncia pubblica del consigliere Cortolillo che accusava il presidente del Consiglio Comunale Bonina di averlo rincorso per un corridoio e colpito con un pugno in una pausa della seduta dello scorso 4 novembre, giunge con un comunicato la presa di posizione del sindaco Caruso e della sua giunta nonché dei consiglieri del gruppo "Rinnovato impegno per Sant'Angelo" in difesa del presidente del civico consesso e muovendo accuse ai fuoriusciti del gruppo di maggioranza.

Con un comunicato stampa diffuso in data odierna del 7 Novembre da Basilio Caruso, sindaco di Sant'Angelo di Brolo e dalla sua giunta costituita dal vicesindaco Tindaro Germanelli (quest'ultimo ha rincarato la dose con una propria riflessione che trovate tra i documenti allegati al presente articolo, ndr) e dagli assessori Francesco Gaglio, Carmelo Guidara e Michele Maurotto, nonché dai consiglieri comunali Carmelo Siragusano, Tindara Ferraro, Filippo Lembo, Gabriele Taviano e Franco Traviglia del gruppo "Rinnovato Impegno per Sant'Angelo" si è ritornato su quanto sarebbe successo durante la seduta del Consiglio Comunale dello scorso 4 Novembre in difesa del civico consesso Nino Bonina replicando alle accuse mosse dal consigliere Franco Cortolillo.

Di seguito, riportiamo integralmente il testo del documento inviato alla nostra redazione:

"La vicenda consumatasi il 4 novembre nel Consiglio comunale, è stata l’occasione per confermare, qualora ve ne fosse ancora bisogno, che a Sant’Angelo ci sono soggetti che non si rassegnano alla loro fine politica, sancita con le elezioni del 2006 e che oggi, per quelle persone, bocciate senza appello dal corpo elettorale, si stanno consumando gli ultimi scampoli di presenza all’interno delle istituzioni municipali.
Il tentativo di trasformare il Civico consesso, da luogo di libero e democratico confronto, nel quale si elaborano proposte per il nostro paese, in un sito di indecenza politica, dura ormai da oltre un anno e mezzo. E sempre con gli stessi protagonisti.
Tanto fango è stato vomitato su chi ha la sola colpa di non essersi piegato alle volontà dei soliti noti, di coloro che sono riusciti troppe volte a destabilizzare il quadro politico del momento, con operazioni di trasformismo, con il tradimento e con reiterati ribaltoni, che hanno umiliato la democrazia e la volontà popolare. Questa volta hanno fatto male i conti.
Conoscendo la storia politica torbida, nel 2011 è stato raggiunto un accordo elettorale e programmatico solo a condizione che fosse suggellato da un vincolo scritto con gli elettori, il cosiddetto “Patto di lealtà”, firmato nel corso di una pubblica assemblea da tutti i candidati, con il quale è stato assunto l’impegno che mai sarebbe stata tradita la volontà popolare e che, qualora all’interno fossero emersi dissensi, ognuno si sarebbe adeguato alla volontà maggioritaria del Gruppo. In caso contrario avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni dalla carica di Consigliere comunale. Per i soliti traditori, che dal giorno dopo le elezioni gli elettori non contano più nulla, ovviamente anche quell’assunzione di impegno è stata trasformata in carta straccia.
Oltre ad esprimere convinta solidarietà al Presidente del Consiglio, Nino Bonina, dal giorno della sua elezione insultato, ingiuriato e diffamato, i sottoscritti continueranno a lavorare fino alla scadenza naturale del mandato, facendo sempre, com’è avvenuto fino ad oggi, l’interesse esclusivo del paese. Fanno presente, inoltre, che la propria azione politica e amministrativa, sarà incentrata ai principi di lealtà, di correttezza, di rispetto per gli avversari, che non può scadere mai nel disprezzo delle persone, mantenendo sempre un livello consono al ruolo istituzionale ricoperto. Da parte della Maggioranza, niente insulti, niente invettive, solo normale dialettica democratica. Il Consiglio comunale e le altre Istituzioni civiche, hanno il diritto di pretendere rispetto, ma hanno anche il dovere di saper dare l’esempio. Chi fa il contrario calpesta le Istituzioni e, di riflesso, i cittadini, perché è a loro che bisogna rispondere.
I sottoscritti non cadranno mai nelle trappole e nelle provocazioni preparate ad arte da chi a tutto pensa, tranne che agli interessi del paese.
Sant’Angelo di Brolo, 7 novembre 2015
Il Sindaco – Basilio Caruso
Il Vicesindaco – Tindaro Germanelli
Gli Assessori – Francesco Gaglio, Carmelo Guidara e Michela Maurotto
I Consiglieri comunali – Carmelo Siragusano, Tindara Ferraro, Filippo Lembo, Gabriele Taviano, Franco Traviglia
(Giuseppe D'Amico)

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