Pioggia di emendamenti alla Iuc, si prova a non cadere negli errori dell'odiata Tares

Pioggia di emendamenti alla Iuc, si prova a non cadere negli errori dell’odiata Tares

Francesca Stornante

Pioggia di emendamenti alla Iuc, si prova a non cadere negli errori dell’odiata Tares

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venerdì 05 Settembre 2014 - 18:13

Si lavora a ritmo battente, un'altra lunghissima seduta per il Consiglio comunale alle prese con l'approvazione della Iuc. In ballo ci sono le tasse che peseranno sulle tasche dei cittadini, l'aula sta cercando di far tesoro dell'esperienza dell'anno scorso.

Passano i giorni e il tempo a disposizione diminuisce sempre più. Come la sabbia di una clessidra, il calendario scandisce ritmi serratissimi per il Consiglio comunale. Anche oggi un’altra seduta fiume, fissata alle 12 e iniziata più di due ore dopo, finita nel tardo pomeriggio e riaggiornata a lunedì alle 10.30. Saranno giorni di lavoro intenso, entro mercoledì bisogna spedire al Ministero dell’Economia e della Finanza il regolamento della nuova Iuc (Imposta Unica Comunale) e il piano tariffario della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. I consiglieri però, vista l’importanza di questi atti, vorrebbero avere più tempo per approfondire. Il ricordo della Tares è ancora troppo vivo in aula, i consiglieri vogliono scongiurare le proteste e le contestazioni dei mesi scorsi e per questo stanno provando a non cadere negli stessi errori.
La seduta di oggi è stata dedicata tutta alla discussione degli emendamenti presentanti dai consiglieri e dall’amministrazione comunale. Una pioggia di modifiche, ben 42 emendamenti, che però in corso d’opera si sono ridotti a poco più di una ventina. Quasi tutti riservati alla parte di regolamento in cui si stabiliscono i criteri della Tari, cioè la tassa sui rifiuti.
Di natura prettamente tecnica quelli inseriti dall’assessore al Bilancio Guido Signorino e che inseriscono le percentuali di sconto per chi dimostra il trattamento autonomo dei rifiuti con riduzioni del 30%, 60% e 90% a seconda delle quantità e con la possibilità di presentare l’istanza per ottenere il beneficio entro il 31 gennaio dell’anno successivo.
Bocciata invece la proposta di Daniele Zuccarello e Donatella Sindoni di cassare la parte del regolamento che prevede che “la mancata utilizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani o l’interruzione temporanea dello stesso non comportano esonero o riduzione del tributo”. Una modifica che ha incassato il parere negativo del Dirigente ai Tributi e che di conseguenza ha portato l’aula a votare in modo contrario. Stessa sorte anche per l’emendamento con cui Zuccarello e Sindoni volevano inserire all’articolo 40, quello che detta i criteri delle “altre agevolazioni” delle specifiche più puntuali. Il consigliere dei Progressisti democratici ha chiesto perché non è possibile precisare in modo chiaro in che misura si fanno le agevolazioni: “L'anno scorso abbiamo dato questa facoltà alla Giunta e i cittadini sono andati incontro ad una serie infinita di disagi”.  L’assessore Signorino ha però spiegato che questi dettagli devono essere inseriti eventualmente nel piano tariffario e non nel regolamento che, in teoria, potrebbe rimanere in vigore anche per i prossimi dieci anni, precisando l’opportunità di non  ingessare un regolamento con elementi troppo ristretti. A mettere però una toppa che va nella stessa direzione delle intenzioni di Zuccarello ci hanno pensato i colleghi Nicola Cucinotta, Claudio Cardile e Francesco Pagano che hanno incassato il voto favorevole alla modifica del punto 3 dell’articolo 40 che prevedeva che “con delibera di giunta dovranno essere approvati e resi pubblici i criteri con i quali andrà redatta la graduatoria tra gli aventi diritto alle agevolazioni”. I tre consiglieri, proprio per evitare il caos Tares, hanno deciso di togliere questo “potere” alla giunta, inserendo che toccherà al Consiglio comunale approvare i criteri che vaglierà l’esecutivo di Palazzo Zanca. 
Grande attenzione è stata dedicata proprio a queste riduzioni e agevolazioni. Il Consiglio infatti non vuole solo essere protagonista di tutto il percorso, ma anche inserire tutte quelle opzioni possibili per andare incontro alle esigenze dei cittadini. In questa direzione gli emendamenti di Cardile, Pagano, Cantali e Cucinotta. Modifiche che sono state concordate anche con l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua e che puntano a incentivare ancor di più i comportamenti virtuosi. Inserito lo sgravio del 30% alle attività commerciali che adotteranno il sistema “last minute market” e del 20% per chi userà il porta a porta. E’ stata abbassata da 900 metri a 700 metri la distanza tra gli insediamenti e i più vicini cassonetti per considerare la zona servita dal servizio, oltre questa distanza il tributo non sarà dovuto per intero ma al 60%, ovviamente su istanza del richiedente e a decorrere dall’anno successivo. 35% di sconto per i nuclei familiari che conferiranno i rifiuti nelle isole ecologiche e novità rispetto allo scorso anno: dai 7 kg mensili a persona necessari per usufruire dello sconto si scende a 5 kg. Per il compostaggio domestico invece detrazione del 35% sulla quota variabile per chi dimostra di avere una compostiera. 
Critico il capogruppo del Megafono Pippo De Leo che proprio sul tema delle agevolazioni ha chiesto chiarimenti all’amministrazione: “Prima di votare qualsiasi cosa voglio sapere se ci sarà un fondo dedicato alle riduzioni poiché non voglio che per premiare alcuni si penalizzino altri”. Fondo che, lo scorso anno, ammontava a 1,5 milioni di euro.
Si sono occupati di Tasi i consiglieri Gino Sturniolo e Nina Lo Presti, da oggi ufficialmente transitati al gruppo misto. I due hanno provato a modificare la percentuale di tributo che spetta all’occupante di un immobile nel caso in cui questo non coincida con il proprietario: il regolamento fissa questa quota tra il 10 e il 30% del totale dell’imposta, l’emendamento prevedeva di cristallizzare questo parametro al solo 10%. Proposta che però non ha trovato l’aula favorevole, ovviamente anche in questo caso per il parere contrario del Dirigente.
Durante la seduta non sono mancati momenti in cui i toni si sono accesi, soprattutto quando il consigliere Udc Franco Mondello ha puntato il dito contro i troppi assenti, riferendosi soprattutto al gruppo Pd. Pronta la risposta di Giuseppe Santalco che ha fatto rilevare, addirittura con percentuali alla mano, che i consiglieri Pd in proporzione erano più numerosi di quelli dell’Udc. Al di là delle beghe tra partiti, ciò che è saltato ancora una volta all’occhio è che anche oggi in aula il numero dei partecipanti non è andato oltre le 25 presenze. Un comportamento che i consiglieri in aula hanno fortemente stimagtizzato, soprattutto Mondello, considerata anche l’importanza della tematica affrontata.
Dopo circa tre ore di discussione il Consiglio ha deciso di continuare lunedì alle 10.30. la nuova settimana dovrà portare l’approvazione del regolamento e delle tariffe tasi, poi martedì si analizzeranno quelle Tari e si conta di chiudere il ciclo mercoledì con l’approvazione del piano tariffario sui rifiuti. In tutto ciò non bisogna però perdere di vista che il 12 settembre scadono i 10 giorni dal Piano di riequilibrio entro cui si dovrebbe esitare il bilancio consuntivo 2013. L’amministrazione deve rimodularlo per ottenere il parere favorevole dei Revisori dei Conti, ad oggi però su questo fronte ancora tutto tace. E il tempo scorre.
Francesca Stornante

6 commenti

  1. letterio.colloca 5 Settembre 2014 20:45

    Mi sovviene un modo di dire assai antico ed anche attuale afferente a codesto xxxxxxxxx “consiglino comunale da opera dei pupi”.
    Di xxxxxxxx simile (leggo di 42 emendamenti decapitati a metà circa:non ne oso immaginare il contenuto elucubrato da sì alti “xxxxxx”!?!?!?) si diceva che ha,in ogni occasione, come caratteristica
    l’ENTRATA DI NAPOLEONE EPPOI L’USCITA DI ……PULCINELLA!
    Tanto chiasso,trombe (o pernacchioni) ad annunciare “una campagna napoleonica per non REPLICARE la xxxx Tares”,xxxxxx notturni (doppio gettone!) per CHIACCHIERE xxxxxxxx ED INCONCLUDENTI…… Insomma un’OPERA DEI PUPI in Comune che si perpetua,xxxxxxx.
    Mi domando dove si sono RIFUGIATI i messinesi di VALORE? Perché non vengono in SOCCORSO di questa disgraziata città ostaggio di…squalificati…….xxxx?
    e ,sopratutto,visto che le PERSONE CAPACI si sono defilate per evitare INSULTANTI E VERGOGNOSE COMMISTIONI, perché non comincia la magistratura a prendere per le orecchie quanti hanno xxxxxxxx che costituiscono gran parte del deficit comunale?
    perché la parte ONESTA(????) di GIUNTA E CONSIGLIO CON IL SINDACO IN TESTA non iniziano a DENUNCIARE gli autori del MALAFFARE di cui tanto parlano già dalle loro campagne elettorali?

    LA JUC avrà il felice nullaosta di tutti i xxxx che -un momento dopo-dichiareranno che non c’era ALTERNATIVA,che sono pentiti d’aver dato l’exeat ob torto collo (perché non s’xxxxxxxxx,considerato che stiamo parlando di xxxx e fili); ostenteranno espressioni di studiato pentimento ed ostenteranno propositi NAPOLEONICI/PULCINELLIANI.
    LA COMMEDIA DI CAFON CITY…..CONTINUA!
    Anche questa é la parte PEGGIORE di Messina!

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  2. letterio.colloca 5 Settembre 2014 20:45

    Mi sovviene un modo di dire assai antico ed anche attuale afferente a codesto xxxxxxxxx “consiglino comunale da opera dei pupi”.
    Di xxxxxxxx simile (leggo di 42 emendamenti decapitati a metà circa:non ne oso immaginare il contenuto elucubrato da sì alti “xxxxxx”!?!?!?) si diceva che ha,in ogni occasione, come caratteristica
    l’ENTRATA DI NAPOLEONE EPPOI L’USCITA DI ……PULCINELLA!
    Tanto chiasso,trombe (o pernacchioni) ad annunciare “una campagna napoleonica per non REPLICARE la xxxx Tares”,xxxxxx notturni (doppio gettone!) per CHIACCHIERE xxxxxxxx ED INCONCLUDENTI…… Insomma un’OPERA DEI PUPI in Comune che si perpetua,xxxxxxx.
    Mi domando dove si sono RIFUGIATI i messinesi di VALORE? Perché non vengono in SOCCORSO di questa disgraziata città ostaggio di…squalificati…….xxxx?
    e ,sopratutto,visto che le PERSONE CAPACI si sono defilate per evitare INSULTANTI E VERGOGNOSE COMMISTIONI, perché non comincia la magistratura a prendere per le orecchie quanti hanno xxxxxxxx che costituiscono gran parte del deficit comunale?
    perché la parte ONESTA(????) di GIUNTA E CONSIGLIO CON IL SINDACO IN TESTA non iniziano a DENUNCIARE gli autori del MALAFFARE di cui tanto parlano già dalle loro campagne elettorali?

    LA JUC avrà il felice nullaosta di tutti i xxxx che -un momento dopo-dichiareranno che non c’era ALTERNATIVA,che sono pentiti d’aver dato l’exeat ob torto collo (perché non s’xxxxxxxxx,considerato che stiamo parlando di xxxx e fili); ostenteranno espressioni di studiato pentimento ed ostenteranno propositi NAPOLEONICI/PULCINELLIANI.
    LA COMMEDIA DI CAFON CITY…..CONTINUA!
    Anche questa é la parte PEGGIORE di Messina!

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  3. NOTA 1. Trovo basso lo sconto del 35% per i nuclei familiari virtuosi,altrettanto basso è il limite di 5 Kg mensili per usufruire della riduzione,per il 2014 andavano bene i 7 Kg, da aumentare annualmente per costringere i messinesi a differenziare con il sistema del BASTONE contro chi non li raggiunge,punendolo con una TARI maggiore di quella dovuta, e la CAROTA sconto del 50% verso chi li raggiunge e li supera,organizzando il sistema dal 2015 in modo che la parte variabile della tariffa diminuisca percentualmente in proporzione al peso conferito nelle isole ecologiche. BASTONE e CAROTA,pochi sono i messinesi a differenziare spontaneamente da anni e anni,quel 5% di cui parlano le statistiche.Concludo il commento con le parole apocalittiche del prestigioso centro di ricerca internazionale Global Footprint Network,che il giovane toscano Alessio CIACCI richiama nel suo diario del 21 agosto, di cui fornisco il collegamento. “Anche per quest’anno, e sempre prima nel calendario annuale, è arrivato l’Overshot Day, il giorno del soprasso, il giorno in cui l’umanità ha terminato tutte le risorse rinnovabili a disposizione in un bilancio annuale.” Le parole seguenti sono invece di CIACCI, non mi risultano querele per calunnia contro il toscano liquidatore di MessinAmbiente. “Chi ha amministrato in passato ha fatto gonfiare i numeri e i costi del personale a tal punto da portarli all’80% del bilancio aziendale quando normalmente per le aziende di questo settore si aggirano attorno al 50%. La politica che in questa città ha orientato le scelte ambientali ha sempre vissuto il tema rifiuti come un problema da scaricare all’azienda, non preoccupandosi di come questa venisse gestita, dello stato sempre più scadente dei mezzi, dei debiti crescenti e del rischio di generare una irresponsabilità diffusa.” Sono sberle vigorose a sindaci,assessori,amministratori di MessinAmbiente e ATOME3, consiglieri comunali,il riferimento è al passato,speriamo che il futuro sia di colore ROSEO AMBIENTALE.

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  4. NOTA 1. Trovo basso lo sconto del 35% per i nuclei familiari virtuosi,altrettanto basso è il limite di 5 Kg mensili per usufruire della riduzione,per il 2014 andavano bene i 7 Kg, da aumentare annualmente per costringere i messinesi a differenziare con il sistema del BASTONE contro chi non li raggiunge,punendolo con una TARI maggiore di quella dovuta, e la CAROTA sconto del 50% verso chi li raggiunge e li supera,organizzando il sistema dal 2015 in modo che la parte variabile della tariffa diminuisca percentualmente in proporzione al peso conferito nelle isole ecologiche. BASTONE e CAROTA,pochi sono i messinesi a differenziare spontaneamente da anni e anni,quel 5% di cui parlano le statistiche.Concludo il commento con le parole apocalittiche del prestigioso centro di ricerca internazionale Global Footprint Network,che il giovane toscano Alessio CIACCI richiama nel suo diario del 21 agosto, di cui fornisco il collegamento. “Anche per quest’anno, e sempre prima nel calendario annuale, è arrivato l’Overshot Day, il giorno del soprasso, il giorno in cui l’umanità ha terminato tutte le risorse rinnovabili a disposizione in un bilancio annuale.” Le parole seguenti sono invece di CIACCI, non mi risultano querele per calunnia contro il toscano liquidatore di MessinAmbiente. “Chi ha amministrato in passato ha fatto gonfiare i numeri e i costi del personale a tal punto da portarli all’80% del bilancio aziendale quando normalmente per le aziende di questo settore si aggirano attorno al 50%. La politica che in questa città ha orientato le scelte ambientali ha sempre vissuto il tema rifiuti come un problema da scaricare all’azienda, non preoccupandosi di come questa venisse gestita, dello stato sempre più scadente dei mezzi, dei debiti crescenti e del rischio di generare una irresponsabilità diffusa.” Sono sberle vigorose a sindaci,assessori,amministratori di MessinAmbiente e ATOME3, consiglieri comunali,il riferimento è al passato,speriamo che il futuro sia di colore ROSEO AMBIENTALE.

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