Il Tar dà ragione al Comune: No alla Vas per la variante al piano regolatore

Il Tar dà ragione al Comune: No alla Vas per la variante al piano regolatore

Marco Ipsale

Il Tar dà ragione al Comune: No alla Vas per la variante al piano regolatore

Tag:

venerdì 02 Giugno 2017 - 16:55

La Regione aveva imposto a Palazzo Zanca l'obbligo di assoggettare il prg alla valutazione ambientale strategica. Da tempo il Comune rivendicava che non era necessario e aveva avanzato ricorso, ora vinto

Il responso da parte della Regione era arrivato un anno fa, il 29 giugno 2016, ed era in direzione opposta a quanto professato al Comune: la variante al Piano regolatore generale deve essere assoggettata a Vas, vale a dire alla Valutazione ambientale strategica. Un parere non accettato da Palazzo Zanca, rappresentato dall'avv. Salvatore Giambò, tanto che era stato avanzato ricorso, ora accolto dal Tar.

Il Tribunale amministrativo – si legge nella sentenza – “riconosce l’ammissibilità di un intervento di valutazione ambientale strategica in presenza di acclarate condizioni di criticità ambientale. Condizioni che in fattispecie non emergono”.

L’assessorato regionale aveva richiamato il regolamento edilizio di Messina, peraltro approvato dallo stesso assessorato, “che consente la facoltà dei proprietari di aree edificabili di trasferire le cubature disponibili in zone industriale regionale (z.i.r.) e industriale statale (z.i.s.)”. Questa facoltà, però, non riguarda la variante “ma è subordinata a pianificazione di attuazione – finora mai adottata – da sottoporre comunque al vaglio dell’Autorità regionale di tutela dell’ambiente. Dunque in ordine alla scelta assunta non solo il contestato decreto assessorile difetta di adeguata motivazione, ma nemmeno appaiono sussisterne i presupposti”.

La Regione ha il potere di valutazione discrezionale sulla Vas ma, in questo caso, “occorre rilevare in fattispecie sia la mancanza assoluta di motivazione logica in merito, sia l’assenza dei presupposti per la scelta operata. Il ricorso, pertanto, deve essere accolto”.

Il Tar ha annullato il provvedimento e condannato la Regione a corrispondere al Comune di Messina 3mila euro per le spese processuali oltre agli oneri di legge.

2 commenti

  1. Ma non si trattava di dilettanti allo sbaraglio?

    0
    0
  2. Ma non si trattava di dilettanti allo sbaraglio?

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007