Palagiustizia satellite, la giunta punta sull’Ospedale militare ma "ignora" la gara del 2009

Palagiustizia satellite, la giunta punta sull’Ospedale militare ma “ignora” la gara del 2009

Danila La Torre

Palagiustizia satellite, la giunta punta sull’Ospedale militare ma “ignora” la gara del 2009

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giovedì 21 Maggio 2015 - 16:59

Forti perplessità vengono espresse dal consigliere comunale dei Dr Carreri, che – alla luce della sentenza del Cga - teme un danno economico per il Comune di Messina ed interroga il sindaco Accorinti e l’assessore Sergio De Cola per avere chiarimenti sul percorso intrapreso

Scartate via via le ipotesi Casa dello Studente, ex Ospedale Margherita e tutte le altre messe sul piatto da vari esponenti politici e non solo, per il secondo Palazzo di giustizia la giunta Accorinti ha deciso di puntare tutto sull’attuale sede dell’Ospedale Militare .

L'area in questione, che sorge sul viale Europa, è grande 35mila metri quadri e ha spazi coperti pari a 9mila 700 metri quadri.

In virtù dell’accordo raggiunto lo scorso 25 marzo tra il Comune e il Ministero della Difesa, il Dipartimento militare di medicina legale, unica sede tra Sicilia e Calabria, sarà trasferito nell’ex Polo logistico della Marina Militare, in via Uberto Bonino.

La scelta dell’Amministrazione Accorinti, portata avanti con grande determinazione ma anche scarsissima partecipazione, suscita tuttavia più di qualche perplessità, soprattutto perché è rimasta congelata la precedente procedura avviata per l’individuazione del palagiustizia satellite, con il rischio che dietro l’angolo potrebbe nascondersi un danno economico per Palazzo Zanca. Ne è convinto, ad esempio, il consigliere comunale dei Dr, Nino Carreri, il quale solleva anche problemi di viabilità ed urbanistici.

Con una interrogazione, indirizzata al sindaco Renato Accorinti ed all’assessore competente Sergio De Cola, chiede quindi chiarimenti alla giunta.

«Da oltre un anno – scrive – leggiamo sulla stampa di intensi rapporti intercorsi tra l’amministrazione comunale ed i Ministeri della Difesa e della Giustizia sulla vicenda del secondo palazzo di giustizia, ma sull’argomento l’amministrazione continua a mantenere il massimo riserbo sia nelle procedure che nell’oggetto sostanziale»

Carreri parla di «inspiegabile atteggiamento» da parte dell’esecutivo di palazzo Zanca e ritiene che la situazione sia «molto delicata, non soltanto per le ovvie refluenze di carattere viabilistico ed urbanistico, insite nella scelta di allocare il secondo palazzo di giustizia ma anche per i possibili conflitti generati da scelte improvvide».

Per il consigliere comunale «il grave ritardo accumulato negli anni continua a mettere a repentaglio non solo il finanziamento ministeriale ma soprattutto il mantenimento della stessa Corte d’Appello».

Carreri interroga, quindi, De Cola ed Accorinti per sapere «se la Giunta è al corrente di tutta l’evoluzione della vicenda, culminata con la sentenza delle Sez. Unite di Cassazione del 22/07/2013; se è stata, per caso, sollecitata ad adempiere dall’Arcidiocesi di Messina il cui ricorso è stato accolto; se la Giunta ha già dato adempimento alla delibera del consiglio comunale n° 10/C dell’8/02/2013 o se, in caso contrario, non abbia provveduto al procedimento di revoca con la previsione dei conseguenti oneri a carico del comune».

La delibera citata dall’esponente Dr è quella con cui, nel 2013, il precedente Consiglio Comunale aveva deciso – in seguito alla sentenza del Cga, che aveva accolto il ricorso della Curia – di non approvare i verbali della commissione; di non ratificare la graduatoria del 2009; di non confermare la scelta del complesso immobiliare in vendita dal raggruppamento societario G.M.C srl – Raffone Placido s.a.s – Dino srl e di dare mandato al commissario straordinario in esecuzione della sentenza del CGA di rinnovare, senza ritardo, la procedura dell’acquisto dell’immobile da destinare a secondo palazzo di giustizia nel suo atto finale, nominando eventualmente una commissione giudicatrice ed un nuovo Rup, per rivalutare le offerte presentate nella gara del 2009. (VEDI QUI).

Qualsiasi azione dell’ Amministrazione Accorinti sarebbe dovuta partire da quest’atto, che invece sino ad oggi è stato tenuto chiuso in un cassetto ed ignorato, così com’è stata ignorata – quasi non fosse mai stata avviata – la procedura di individuazione del secondo tribunale, che era stata sbloccata da Buzzanca dopo anni di immobilismo (VEDI QUI).

Carreri teme che la vicenda del secondo tribunale possa avere un brutto epilogo per il Comune di Messina, nel caso in cui la Curia decidesse di pretendere un risarcimento economico, che sarebbe giustificato dal pronunciamento del Cga, ad oggi rimasto inascoltato. Il consigliere vuole, quindi, sapere dalla giunta Accorinti cosa ne è stato e ne sarà della delibera approvata nel 2013. Carreri è convinto che, insistendo sull’area dell’Ospedale militare, il Comune stia facendo i conti senza l’oste, rischiando un ingente danno economico per Messina e la perdita di 17 milioni di euro del finanziamento ministeriale.

Danila La Torre

2 commenti

  1. Mi sa che le preoccupazioni di Carreri sono giuridicamente abbastanza fondate….sarebbe opportuno un tempestivo chiarimento per evitare eventuali debiti fuori bilancio a carico dell’Amministrazione Comunale.

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  2. Mi sa che le preoccupazioni di Carreri sono giuridicamente abbastanza fondate….sarebbe opportuno un tempestivo chiarimento per evitare eventuali debiti fuori bilancio a carico dell’Amministrazione Comunale.

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