Continuano le ricerche di Gioele. L'incidente è stato lieve, si spera nei testimoni

Continuano le ricerche di Gioele. L’incidente è stato lieve, si spera nei testimoni

Redazione

Continuano le ricerche di Gioele. L’incidente è stato lieve, si spera nei testimoni

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domenica 16 Agosto 2020 - 00:12

Anche ieri 70 uomini tra vigili del fuoco, forestali, protezione civile, polizia e carabinieri del gruppo Cacciatori di Sicilia hanno perlustrato la zona dove è stata trovata morta la donna e quelle limitrofe

Sono proseguite senza sosta anche a Ferragosto, per il 12esimo giorno consecutivo, le ricerche di Gioele Mondello, 4 anni, scomparso lo scorso 3 Agosto con la madre Viviana Parisi, poi trovata morta nelle campagne di Caronia.

Anche ieri 70 uomini tra vigili del fuoco, forestali, protezione civile, polizia e carabinieri del gruppo Cacciatori di Sicilia hanno perlustrato la zona dove è stata trovata morta la donna e quelle limitrofe con l’aiuto di droni e cani molecolari. Controllati anche casolari e pozzi.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Patti, proseguono in tutte le direzioni; resta aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio e sequestro di persona. Grazie al video recuperato a Sant’Agata di Militello prima che la donna avesse un incidente in galleria c’è un punto fermo: il bimbo era vivo a Sant’Agata di Militello e in buone condizioni. Gli inquirenti ora si stanno dunque concentrando su quanto accaduto subito dopo l’incidente con un camion di operai avvenuto sulla galleria dell’autostrada prima di Caronia. Una delle ipotesi è quella che il bimbo sia morto nell’impatto e poi Viviana si sia suicidata magari seppellendo prima il corpo del figlioletto. La polizia stradale conferma tuttavia come l’incidente sia stato di lieve entità, anche se non si può escludere nulla. Un’altra ipotesi è quella che madre e figlio siano stati assaliti nelle campagne di Caronia da cani o da altri animali selvatici trovando la morte.

Un’altra possibilità, esclusa però dai familiari, è che la madre, magari spaventata per l’incidente, soffrendo anche di depressione, abbia potuto in un raptus uccidere il figlio e poi suicidarsi. Infine si batte anche la pista dell’omicidio da parte di qualcuno magari incontrato sul posto. Da giorni uomini della scientifica stanno analizzando i tabulati telefonici, il pilone nei pressi del quale è stato trovato il cadavere della donna e l’auto; anche un geologo forense, specializzato nella ricerca di corpi sotterrati, sta analizzando il tragitto della donna. Solo le risultanze dell’autopsia e le testimonianze dei turisti che hanno visto Viviana e il figlio dopo l’incidente, ma che ancora non si sono presentati agli inquirenti, potranno fare luce sulla vicenda. (Ansa).

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2 commenti

  1. È da non credere che non si riesca, incrociando orario e percorso, ad individuare la targa di questi imprendibili soccorritori… le telecamere ai caselli delle autostrade ci sono oppure anche loro sono improvvisamente sparite?? E dalla targa risalire al proprietario del mezzo poi non mi sembra così difficile. Mah!

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    1. Continuo a srivere che abbia affidato il bambino a qualcuno nel tratto autostradale da Sant’Agata al luogo dell’incidente .Ha impiegato troppo tempo per percorrere un piccolo tratto autostradale.

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