"Contratto scaduto da 5 anni": i dipendenti della Regione proclamano lo sciopero generale

“Contratto scaduto da 5 anni”: i dipendenti della Regione proclamano lo sciopero generale

Redazione

“Contratto scaduto da 5 anni”: i dipendenti della Regione proclamano lo sciopero generale

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martedì 18 Luglio 2023 - 19:00

Questa mattina sit-in di protesta ma le delegazioni sindacali non sono state ricevute dalla presidenza della Regione

PALERMO – “Proclamato lo sciopero di tutti i lavoratori della Regione”. Ad annunciarlo sono unitariamente le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Cobas Codir, Sadirs, Siad Csa, Ugl, Uil Fpl dopo che le delegazioni sindacali non sono state ricevute dalla presidenza della Regione davanti a cui stamattina si è tenuto un molto partecipato sit-in di protesta con migliaia di persone. “Questa è l’accoglienza che il Presidente della Regione riserva ai suoi dipendenti, due ore e mezza di attesa inutili. Siamo stanchi di un governo che fa solo proclami. Da ora in poi il livello dello scontro si alzerà. Non tollereremo più soluzioni al ribasso. Tutti i dipendenti continueranno ad attenersi, rigorosamente alle loro mansioni”, scrivono i sindacati in una nota congiunta. 

“Nessuna possibilità di carriera”

“Ci dispiace  prendere atto – aggiungono i rappresentanti dei lavoratori – che il governo regionale non abbia la sensibilità di comprendere il malessere di tutti i lavoratori regionali che da ben 22 anni non hanno alcuna possibilità di sviluppo professionale e di carriera. Spiace constatare come non ci sia nessuna volontà di rinnovare un contratto scaduto da 5 anni non tenendo neanche conto delle esigenze di recupero del potere di acquisto di famiglie, nella maggior parte monoreddito, con l’inflazione galoppante”.

“Al governo interessano solo proclami”

“La mancata nomina dei vertici dell’Aran Sicilia è un’ulteriore conferma della mancanza di sensibilità nei confronti dei cittadini siciliani che hanno bisogno di un’amministrazione moderna ed efficiente capace di affrontare le sfide della programmazione europea e del Pnrr”, affermano i sindacati. “A questo governo interessa soltanto fare proclami ma adesso è l’ora dei fatti. Non accetteremo più chiacchiere. L’unico interlocutore, adesso, per noi è il presidente Renato Schifani”, concludono le organizzazioni sindacali.

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