Coronavirus, sul coprifuoco indietro non si torna. La DIRETTA DI DE LUCA

Coronavirus, sul coprifuoco indietro non si torna. La DIRETTA DI DE LUCA

Rosaria Brancato

Coronavirus, sul coprifuoco indietro non si torna. La DIRETTA DI DE LUCA

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venerdì 13 Marzo 2020 - 18:55

#coronavirus- Coprifuoco o no a Messina? LA DIRETTA DI DE LUCA

Coprifuoco dalle 17. Fasce orarie in base alle tipologie di attività degli esercizi commerciali. Trasporti pubblici ridotti. Sanificazione della città. Il sindaco revoca l’ordinanza dell’11 e ne firma 3 che non sono in contrasto con il decreto Conte ma contiene anche modalità di chiusura che sono quelle da lui ipotizzate sin dal principio

di seguito la diretta facebook e la diretta on line

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Controlli a Messina. Chiusi i cimiteri

Dopo le premesse del sindaco che ha evidenziato l’importanza del confronto dei giorni scorsi è stato l’assessore Minutoli a dire che LA SITUAZIONE A MESSINA E’ INVARIATA (restano quindi 9 i casi tra città e provincia). Minutoli ha anche dato il resoconto delle chiamate arrivate ai numeri del Coc e del dipartimento protezione civile. Si tratta sia di persone rientrate in città che di segnalazioni o richieste di informazione. Chi rientra ricordiamo che deve registrarsi sul portale sia Regionale che Comunale nonchè avvisare subito il medico di famiglia (che inviterà la persona a mettersi in autoisolamento). Da stamane ci sono stati 333 controlli ad attività,d effettuati sequestri di acqua e di pesce, nonchè 96 veicoli in transito sono stati controllati e anche 54 pedoni, sono stati sciolti anche 19 assembramenti. L’assessore ha elogiato anche oggi il prezioso lavoro dei volontari. I cimiteri da domani e fino al 3 aprile saranno chiusi al pubblico ma è garantita la presenza di due familiari per defunto in caso di operazioni di tumulazione.

Meno tram e bus. Stop a Ztl

Ha quindi preso parola il sindaco confermando l’ordinanza e annunciando alcune novità. Il vicesindaco Mondello ha ricordato (vedi articolo in pagina) la demolizione dell’ex Samar, “uno dei tanti ecomostri. Noi non fermiamo l’attività ordinaria. Relativamente ai trasporti- ha continuato Mondello- abbiamo previsto una riduzione del trasporto limitata alla fascia oraria 6-21 con minori corse (18 linee con 23 bus e 90 autisti). I tram ne circoleranno 3 per 15 autisti e 56 corse e circolerà dalle 6.30 alle 20. Abbiamo deciso di sospendere la ZTL e chiudiamo il Fosso in via la Farina e il parcheggio Zaera. Resta in funzione il Cavallotti. Adottata la sanificazione di tutti i mezzi e gli uffici”

3 sanificazioni per vie e piazze

Per quanto riguarda Messina servizi sarà sanificata tutta la rete viabile e delle piazze cittadina per 3 volte di seguito. L’attività si svolgerà in 3 giorni con il ciclo appunto di 3 volte per ogni singola zona Ogni strada e piazza sarà quindi sanificata per 3 volte di seguito. La pulizia riguarderà tutta la città compresi i villaggi

Ecco la nuova ordinanza

“Noi non siamo alla ricerca dello scontro nè con autorità nè con figure istituzionali- ha detto De Luca- Vogliamo che ci sia la consapevolezza che l’emergenza si supera con il senso di responsabilità di tutti. Ci dicono che nei villaggi la sera c’è ancora occasione d’incontro in piazza, estenderemo i controlli anche lì. Oggi proponiamo una NUOVA ORDINANZA con modalità e regole che riteniamo IN LINEA CON IL DECRETO DEL PRESIDENTE CONTE. A noi non interessa lo scontro e per questo revoco l’ordinanza n°60 ma in attesa di chiarimenti sui dettagli dal governo Conte, firmerò stasera una nuova ordinanza

Chi chiude per il governo

L’assessore Dafne Musolino ha elencato le attività chiuse (già note). Una sorta di ripasso dei due decreti Conte. SOSPESE TUTTE LE ATTIVITA’ DI GENERI AL DETTAGLIO (SALVO DEROGHE ALIMENTARI), sospesi i mercati di abbigliamento ma non quelli alimentari. Sospese le attività di ristorazione ovvero bar, ristoranti, pub, pasticcerie, rosticcerie, tranne mense e attività GIA’ organizzate per la consegna a domicilio. Restano aperti anche quei bar che operano nelle autostrade o negli ospedali. Sospesi barbieri, parrucchieri, estetisti.

Dal 14 alle 21 l’ordinanza De Luca

Fin qui i due decreti NAZIONALI. De Luca si è poi soffermato sull’idea di disciplinare quantomeno gli orari delle attività che restano aperte. “Il ragionamento che facciamo- ha detto De Luca- è indicare fasce orarie per le attività distinguendo tra quelle che secondo il governo nazionale devono restare aperte anche se non sono beni di necessità. Quantomeno daremo una fascia oraria per fare chiudere ad un certo orario le profumerie, per fare un esempio. Faremo un quadro esplicativo ma intanto spieghiamo le nostre intenzioni senza andare contro nessuno.

9-15 per non alimentari

Secondo noi TRA LE ATTIVITA’ CHE PER IL GOVERNO DEVONO RESTARE APERTE CI POSSA ESSERE LA POSSIBILITA’ DI RIDURRE L’ORARIO DI APERTURA. La fascia oraria è quindi 9-15 per le attività NON ALIMENTARI Ad esempio ferramenta, profumeria, tintoria, dovranno osservare questi orari. Potranno comunque garantire la reperibilità per gli orari successivi. “Per noi dovevano essere chiusi perchè non si tratta di beni essenziali. Così i centri commerciali restano aperti e si creano assembramenti, ma dovendoci adeguare almeno ne limitiamo la fascia oraria. MA FACCIO UN APPELLO A TUTTI VOI: CHIUDETE, prendetelo come un appello morale. Contribuite a non far diffondere il virus.

Dalle 7 alle 17 i generi alimentari

Per quanto riguarda i BENI ALIMENTARI la fascia oraria è dalle 7 alle 17. Si tratta quindi di supermercati, alimentari, mini market, punti vendita di generi alimentari, panifici, ambulanti in regola (di generi alimentari), botteghe alimentari.

Senza limiti di orari

Restano SENZA LIMITAZIONI e su queste attività il comune non può incidere. De Luca invita però anche in questo caso a modulare il personale e gli orari tenendo conto dell’emergenza. Senza limitazioni in quanto così stabilisce il decreto Conte sono i tabacchi, rifornimenti di carburanti, edicole, così come centri commerciali. A tutti il comune DISPONE, igenizzazione a chiusura di giornata e sanificazione a giorni alterni così come prevede il decreto Conte. Queste operazioni devono essere ATTESTATE con documentazione. Il personale potrà essere ridotto (o il ricorso allo smart working) e comunque dovranno essere rispettate le distanze di sicurezza

“State a casa. Un’ordinanza morale”

“Penso che sia chiaro a tutti che si DEVE STARE A CASA, ma a questo punto chi verrà individuato nel corso dei controlli DOVRA’ ESIBIRE LA MOTIVAZIONE. Previste sanzioni in caso di mancata giustificazione. Chiamiamola ordinanza morale”

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  1. Retro-Cateno

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