Covid Sicilia. Su oltre 60 mila tamponi nelle scuole positivi l'1,01%

Covid Sicilia. Su oltre 60 mila tamponi nelle scuole positivi l’1,01%

Rosaria Brancato

Covid Sicilia. Su oltre 60 mila tamponi nelle scuole positivi l’1,01%

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giovedì 21 Gennaio 2021 - 07:39

E' l'esito dello screening effettuato in tutte le 9 province dal 14 al 18 gennaio

E’ stato lo stesso assessore regionale alla Pubblica istruzione Roberto Lagalla a riferire all’Ars gli esiti dello screening sulla popolazione scolastica che ha riguardato quasi 60.000 soggetti (tra docenti ed alunni) che dal 14 al 18 gennaio, si sono volontariamente sottoposti a tampone in tutte le nove province siciliane, nelle aree appositamente dedicate all’accoglienza dell’utenza scolastica. In totale sono stati individuati 621 casi di positività al Covid-19, con un’incidenza dell’1,01 per cento, che appare nettamente inferiore al rapporto positivi/tamponi registrato nella popolazione generale.

Sicurezza sanitaria degli ambienti educativi e monitoraggio epidemiologico della popolazione scolastica sono stati quindi i due principali aspetti affrontati dall’assessore durante l’audizione in commissione Cultura dell’Ars sul tema della riapertura delle scuole, presenti in videoconferenza i rappresentanti sindacali del comparto e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti.

Parziale didattica in presenza

« Mi ha confortato il fatto che tutti i presenti, sia addetti ai lavori che parlamentari, tanto di maggioranza quanto di opposizione, abbiano condiviso la scelta del governo Musumeci di riattivare la didattica in presenza, sia pur con le limitazioni previste dalla classificazione della Sicilia in zona rossa e, quindi, fino alla prima media» ha commentato Lagalla a fine seduta. Lagalla ha poi posto l’accento sull’impegno profuso dal Servizio sanitario regionale, con il coordinamento dell’assessore regionale Ruggero Razza e del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute, che hanno consentito un campionamento statisticamente significativo.

Rispettare le regole

«I numeri in nostro possesso – aggiunge l’assessore Lagalla – oltre a confermare l’attenzione del governo Musumeci al valore primario della salute pubblica e al costante monitoraggio dell’andamento della condizione epidemica, ci rassicurano, almeno in questo momento, in ordine al trascurabile rischio di potenziale contagio in ambiente scolastico dove, peraltro, il rispetto dei criteri di distanziamento e il mantenimento dei dispositivi di protezione individuale contribuiscono a limitare il pericolo di trasmissione dell’agente virale».

L’assessore ha comunque specificato che per non pregiudicare il lavoro fin qui svolto e per evitare ulteriori difficoltà al proseguimento delle attività didattiche è fondamentale vigilare sulle aree urbane in prossimità degli istituti scolastici, dove occorre prevenire il formarsi di assembramenti, soprattutto da parte dei genitori.

Vaccini per i docenti?

Per quanto riguarda infine la possibilità che il personale docente possa essere inserito nella Fase 2 delle vaccinazioni a marzo, l’assessore, pur ricordando che la competenza è nazionale, ha garantito che provvederà a sollecitare la possibilità che siano vaccinati i docenti esposti a maggiore rischio lavorativo o in documentate condizioni di particolare fragilità.

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