Vasco Rossi: «Il concerto non è stato annullato». Ma Buzzanca conferma: non si può fare

Vasco Rossi: «Il concerto non è stato annullato». Ma Buzzanca conferma: non si può fare

Vasco Rossi: «Il concerto non è stato annullato». Ma Buzzanca conferma: non si può fare

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venerdì 03 Giugno 2011 - 16:37

Gli organizzatori: «Non ci è stato comunicato nulla, confidiamo nel buon senso». Il Comune rischia una richiesta di danni incalcolabile. Biglietti ancora in vendita: senza evento verranno regolarmente rimborsati

«Il concerto di Messina del 26 giugno NON è stato annullato». Così scrive sul suo sito ufficiale e sulla propria pagina di Facebook Vasco Rossi , presentandosi con un’allegra foto in cui inforca un originale paio d’occhiali con due chitarre al posto delle lenti. «In merito alla notizia del sequestro dello stadio di Messina da parte della magistratura, Live Nation, organizzatore del tour, comunica che nonostante sia veritiera la notizia del crollo e successivo sequestro della struttura da parte delle autorità ad ora lo spettacolo non è stato cancellato. Sta cercando soluzioni al problema e non esclude ad ora il regolare svolgimento dello spettacolo». Centinaia i commenti alla notizia, tra fans inferociti e altri speranzosi. A spegnere gli entusiasmi è però il sindaco Giuseppe Buzzanca, che da noi contattato conferma: «Ad oggi il concerto non si può fare. La commissione prefettizia non ha dato il via libera ma non è una decisione che dipende da noi, non avevamo discrezionalità. L’area è stata sequestrata dalla magistratura e questo non ci consente di fare i lavori per rendere agibile lo stadio. Quindi, a meno che non ci sia un dissequestro, il concerto non si potrà tenere. E’ una causa di forza maggiore».

Ma si tratta davvero di una causa di forza maggiore? Nel diritto italiano si parla in questi termini quando si ha a che fare con eventi naturali per i quali sia stato dichiarato dall’autorità competente lo stato di emergenza o di calamità naturale; con eccezionali avversità atmosferiche (eventi naturali eccezionali per i quali siano stati superati i dati climatici di progetto previsti dalle norme tecniche); scioperi (è il caso, ad esempio, dei voli aerei); provvedimenti dell'autorità giudiziaria (purché il provvedimento discenda da circostanze imprevedibili ed inevitabili) non connessi a comportamenti colposi della stazione appaltante. Se si trattasse davvero di ferri montati al contrario, vallo a spiegare che questa è una circostanza “imprevedibile ed inevitabile”. Altro aspetto: la Procura non ha sequestrato l’intero stadio, bensì solo una parte della curva nord del San Filippo, quella interessata più da vicino dal crollo del muro. Dunque una possibile soluzione, che al momento però non sembra essere presa in considerazione, sarebbe quella di ridurre la capienza di 4-5 mila unità. Un grave danno comunque, ma certamente di minore portata rispetto a quello che si profila al momento.

Perché una cosa pare certa: causa di forza maggiore o meno, al Comune arriverà prima o poi una richiesta di risarcimento danni “monstre”. Il sindaco sostiene «Che colpa ne abbiamo noi?», e questo è vero perché non l’ha certo costruito lui lo stadio né era sindaco quando ciò è avvenuto. Ma questo interesserà poco all’entourage di Vasco Rossi o all’organizzazione. A Messina la Live Nation, che promuove il tour, è rappresentata da Lello Manfredi di “Sud Dimensione Servizi” e da Carmelo Costa di “Musica e Guai”. I quali confermano di non aver ricevuto ancora alcuna comunicazione ufficiale in merito all’annullamento del concerto: «Siamo fiduciosi nel buon senso di tutti. Posso dire che ci hanno chiamato da tutta Italia, persino dalla Svizzera, c’è gente che ha prenotato aerei e alberghi. Le altre città del meridione si stanno già sfregando le mani, così vengono vanificati il lavoro e i sacrifici di chi è riuscito a battere una concorrezza aggueritissima portando a Messina grandi eventi come questo». Gli organizzatori ci tengono a chiarire che «se il concerto dovesse essere annullato i biglietti verrebbero rimborsati fino all’ultimo centesimo». Ma intanto sul sito di TicketOne, rivendita ufficiale on-line, chi vuole può ancora acquistare i tagliandi, segno che comunicazioni ufficiali non ne sono arrivate nemmeno a loro.

Sicuramente questa vicenda rischia di diventare il caso dell’estate. Ad oggi si registra l’amarezza dei fans e la rabbia per il danno che questa città subisce. Un danno che viene sintetizzato così da un commento di un fan di Vasco Rossi al suo post su Facebook: «Messina vergognoso, ditelo a tutti quelli che come me sono andati a "vedere" quello del 2008. Vasco non ha mai detto una frase che offende i siciliani ma ci starebbe perfetta per questa occasione.. .andate a c…..Vasco se puoi cambia stadio anche perchè quest'anno deve andarci mia figlia è la paura per la sua incolumità è grande».

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