Si ricordano di noi le trasmissioni tv, il mondo del calcio fa un passo indietro. Abete alle prese con i problemi di -coordinamento- e Crimi ottiene le scuse, è tutto ok. Per loro...
Avevamo sollevato sin da subito, sulle pagine virtuali di questo giornale, la questione dei “Morti di serie B” (vedi articolo correlato).
Un problema certamente marginale rispetto la catastrofe di Messina, ma che ha messo a nudo la scarsa sensibilità di alcuni. Pochi forse, ma gente che conta.
Non vorremmo passare, oltre che da italiani di scorta, anche per incontentabili, ma non possiamo non biasimare ancora e veementemente Bruno Vespa che da Porta a Porta, Rai Uno, parla di Messina 96 ore dopo la tragedia, com’anche Matrix, canale 5, che ha fatto tornare a Messina il messinese Alessio Vinci inviandolo sui luoghi della tragedia troppo tardi.
Averne parlato prima ed in prime time non avrebbe di fatto risolto nulla, sia chiaro, ma la disparità di trattamento rispetto altri casi nazionali è lampante, inspiegabile e sotto gli occhi di tutti.
Non vorremmo neanche che ci apostrofassero dicendoci «quando non se ne parlava vi lamentavate, ora che se ne parla vi lamentate ugualmente», ma osserviamo come i due approfondimenti serali delle ammiraglie del servizio pubblico e privato si trovassero quasi costrette a parlare di Messina, la scorsa seconda serata, al primo appuntamento settimanale disponibile.
Un capitolo a parte riguarda il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete che, dovete sapere, in settimana ha avuto problemi di “coordinamento”: pensate, si era dimenticato di fare osservare quel minuto di silenzio sui campi da gioco dello sport nazional-popolare per eccellenza.
Per rimediare al pasticcio, un minuto di silenzio in memoria delle vittime del disastro di Messina sarà osservato prima di Irlanda-Italia di sabato prossimo. E la nazionale azzurra giocherà con il lutto al braccio.
Dobbiamo inoltre aggiungere che le scuse le ha porte al sottosegretario allo Sport Rocco Crimi, messinese.
Ed è dunque stato svelato, ai più curiosi, il mistero che accompagnava la silenziosa presenza dello stesso Crimi al tavolo della conferenza, domenica scorsa, durante il “punto stampa” di Silvio Berlusconi: qualcuno doveva pur ricevere le scuse del capo del calcio italiano e, trattandosi di sport, lui era il più adeguato.
Che dire, tutto rientrato. Ci perdoneranno se però, oltre al difetto di essere siciliani ed incontentabili, siamo anche permalosi: questi personaggi per un po’ ci staranno antipatici. Forse stiamo sbagliando, ma abbiamo appena appreso che basterà chiedere scusa, ammettendo l’errore, e passerà tutto!
