Atm, si sbloccano gli stipendi, scongiurata l'emergenza gasolio. Adesso tocca a Sinatra

Atm, si sbloccano gli stipendi, scongiurata l’emergenza gasolio. Adesso tocca a Sinatra

Atm, si sbloccano gli stipendi, scongiurata l’emergenza gasolio. Adesso tocca a Sinatra

martedì 06 Maggio 2008 - 16:06

Chiusa oggi la transazione con Ventura ed Esperia, in fase di risoluzione quella col fornitore di carburante. Arrivano i fondi regionali e lo stanziamento del Comune (in totale 3,6 milioni).

A piccoli passi, l’Atm prosegue in quella che è diventata una “lotta per la sopravvivenza-. La luce del tunnel è ancora lontana, sia chiaro, ma quantomeno sono in via di risoluzione i problemi più urgenti che rischiavano di paralizzare letteralmente l’azienda nei prossimi giorni: gli stipendi e il gasolio. Sul primo fronte, stamattina si è chiusa positivamente la transazione con Ventura ed Esperia, sbloccando così il pignoramento da 1,9 milioni di euro dei giorni scorsi e liberando così i fondi per gli stipendi, fermo restando che dal dicembre scorso non vengono pagati i cosiddetti oneri riflessi (Tfr, contributi previdenziali, ecc.), che prima o poi andranno versati. I commissari sono fiduciosi ed è presumibile che entro la fine di questa settimana, massimo l’inizio della prossima, le mensilità verranno pagate.

Per quanto riguarda la questione carburante, ieri il commissario Antonio Grasso era stato lapidario all’uscita da Palazzo Zanca, dove Sinatra aveva dato “buca- all’incontro previsto: «Ci restano cinque giorni di gasolio, dopodiché gli autobus si dovranno fermare». In effetti, il fornitore aveva inviato una nota all’azienda chiedendo il pagamento di tre fatture arretrate, per un totale di circa 105mila euro. Anche in questo caso, però, come conferma uno dei tre commissari, Antonino Calabrò, sta per risolversi un’ulteriore transazione che consentirà di scongiurare il problema.

In questo quadro non possono che essere ben accetti i finanziamenti mensili che giungono rispettivamente da Palermo (2,5 milioni di euro) e dal Comune (poco più di un milione), che consentono appena di respirare e di risolvere alcune urgenze, anche se di milioni ne servirebbero, stando alle dichiarazioni di Grasso, almeno sette. La palla adesso passa al commissario del Comune Sinatra, che ha già ricevuto dalla commissione commissariale dell’Atm la bozza di statuto per la trasformazione in Spa (da approvare coi poteri del Consiglio), e che soprattutto dovrà chiarire cosa Palazzo Zanca intende fare dell’Azienda trasporti.

I sindacati sono sul chi va là. Venerdì ci sarà lo sciopero nazionale dei trasporti che offrirà l’occasione per fare il punto della situazione. Nel frattempo Silvio Lasagni, segretario aggiunto della Uil Trasporti, appare scoraggiato: «In trentuno anni di servizio – afferma – è la prima volta che mi occupo di una situazione così grave. Ci aspettavamo che le cose potessero cambiare con l’insediamento di una commissione commissariale decisa da Sinatra. E’ chiaro che senza interventi coraggiosi l’azienda andrà a spegnersi. Non mi spiego inoltre – aggiunge – il fatto che nessun magistrato abbia mai avuto l’idea di intervenire su quanto accaduto all’Atm».

Pessimistico anche il commento di Enzo Testa, segretario generale della Fit Cisl, al termine della riunione di stamani con i vertici aziendali: «Con il suo comportamento Sinatra sta accompagnando l’Azienda Trasporti verso una morte annunciata. Chiederemo al commissario del Comune di affrontare in maniera seria e concreta il problema dell’Azienda Trasporti locale in deriva, è chiamato ad assumere decisioni univoche. Bisogna affrontare immediatamente gli elementi finanziari e organizzativi dell’Atm. Ogni giorno che passa è una campagna a morto per l’azienda e per i 700 lavoratori ed è l’ennesimo disprezzo verso la cittadinanza». La Fit Cisl ha consegnato a Grasso un documento approvato lo scorso 9 aprile con le proposte del sindacato, mentre ha organizzato per domani mattina un sit-in a Palazzo Zanca.

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