“Bisogna fare chiarezza sul modo di operare dei Comuni dell’Ato Me1 in merito alle fatturazione Tia (Tariffa di Igiene ambientale) quale saldo del 2005. Non è possibile che siano i Comuni a coprire il fondo di rotazione che in momenti di crisi la Regione ha concesso a parziale copertura dei debiti dell’Ato Me1”. A sostenerlo è il segretario zonale della Cisl di S. Agata Militello Alfonsa Franchina che evidenzia “come non è assolutamente possibile scaricare sull’utenza il pagamento di tali importi”.
Questo é quanto avrebbero deciso alcuni enti e se passasse questo principio “gli utenti, almeno quelli di alcuni comuni, pagherebbero per servizi non resi – spiega Alfonsa Franchina – Bisogna fare chiarezza ed avere uniformità di comportamento all’insegna dell’ equità e della trasparenza”.
Per la Cisl di S. Agata Militello si persevera nel tartassare l’utenza senza preoccuparsi di portare a soluzione la grossa vertenza con il gestore che malgrado la calma apparente si preannuncia un film già visto: sospensione
del servizio, manifestazioni e proteste dei lavoratori che, malgrado le rassicurazioni avute, pagano i ritardi accumulatisi e vedranno privati o
rateizzate le liquidazioni maturate con la gestione consortile che oggi risulta dissolta a seguito dell’avvenuto spacchettamento. “Vogliamo vederci chiaro – conclude la responsabile zonale della Cisl – perché non è pensabile che si continua a scaricare tutto sul contribuente. E’ necessario fare chiarezza e perciò é opportuno aprire il confronto per tutelare il cittadino all’insegna della legalità e dell’equità”.
