Finanziato dalla Provincia il progetto per sistemare il muraglione e il marciapiedi
Sono stati finanziati ben quattrocentomila euro per il ripascimento della spiaggia del centro orlandino.Il progetto della “rivitalizzazione- della spiaggia, attualmente scomparsa nella zona di litorale che va dalla via 27 Settembre alla via Roma, redatto dai tecnici comunali paladini, è stato già approvato dagli organismi regionali di controllo. Le ultime mareggiate hanno distrutto il muraglione di sostenimento ed il marciapiedi per circa quaranta metri, si teme che le prossime possano inghiottire quel che resta del muraglione distrutto e quindi anche l’arteria, nodo cruciale di tutto il sistema viario della città.
Mentre il progetto di ripascimento, che dovrebbe far ritornare in quel punto la spiaggia erosa e quindi garantire la difesa naturale del lungomare, è in fase di programmazione (dovrebbe essere approvati agli inizi del 2009), quello relativo alla ricostruzione del muraglione distrutto è già in fase di avvio. La Provincia regionale di Messina, ha già redatto il progetto e solo le cattive condizioni meteo di questi giorni ne hanno rinviato l’inizio. Centomila euro il costo dell’intervento che però potrebbe subire variazioni a causa del marciapiedi.
In questi giorni è ricomparso sulla carreggiata lato mare, un avvallamento, segno evidente che il terrapieno sulla quale poggia la strada si muove. Una realtà che ha allarmato nuovamente gli abitanti della zona, che, dopo la conferenza dei servizi, avvenuta in loco, tra i dirigenti regionali e nazionali dell’Anas ( attivati dall’on. Nino Germanà,) ed i tecnici e gli amministratori del Comune paladino che avevano escluso pericoli per la stabilità delle strada e dopo l’intervento di bonifica dell’arteria che sarebbe dovuto essere definitivo, sono nuovamente in fibrillazione. L’intervento effettuato in questi giorni è consistito nel livellamento della carreggiata e rifacimento dell’asfalto e nello spostamento in superficie delle condotte dell’acqua, così da poter controllare eventuali perdite che a detta dei tecnici sarebbero alla base della problematica.
Alberto Visalli
