Posizioni opposte rispetto a Cgil, Uil e deputazione regionale PD
L’attuale amministrazione sarebbe sulla strada giusta per risanare il Consorzio Autostrade siciliane. Questa l’opinione di Cisl, Ugl e Lata, espressa in un comunicato a firma dei segretari aziendali Fit-Cisl, Ugl-At e Feder-Lata Salvatore Genovese, Alberto Sturniolo e Salvatore Cordaro.
Il cambiamento è già visibile, sostengono i segretari, nel bando per il passaggio full-time di 48 esattori part-time. Ma il riferimento è soprattutto alla delibera n. 227/CD del 12/9/08, «importante perché oltre a contenere una prima analisi dei gravissimi problemi prodotti dalle precedenti gestioni, individua finalmente obbiettivi e rimedi da perseguire nell’ottica del recupero di una sana e trasparente gestione amministrativa».
«Va da sé – ammettono gli scriventi – che si impone un necessario -giro di vite-, poiché il contenimento degli altissimi costi, il risanamento economico, gli investimenti per l’efficienza degli impianti e per il potenziamento dei servizi, la sicurezza della rete autostradale ecc. devono essere realizzati attraverso un assetto organizzativo adeguato ed efficiente.»
Parere antitetico, quindi, rispetto a Fit-Cgil e Uil Trasporti, che appena pochi giorni fa hanno aspramente criticato proprio la delibera 227/CD, sostenendo che dietro al provvedimento vi fosse «una chiara volontà tesa a scardinare totalmente la struttura del Consorzio con gravissime ricadute, per tutti coloro che vi prestano attività lavorativa, determinando, altresì, un inevitabile ulteriore decadimento degli standard di sicurezza della struttura autostradale».
Niente di tutto questo, rispondono oggi Cisl, Ugl e Lata, «non si tratta di -mirate scelte politiche-, come qualcuno, tra lo stupore di noi tutti, asserisce, ma di obbligate scelte tecnico-amministrative a salvaguardia del futuro dell’Ente, del personale impiegato e, soprattutto, della sicurezza della collettività che fruisce dei servizi erogati. Occorre distinguere il passato gestionale di altri amministratori dall’impegno autorevole dell’Amministrazione Valenti, che certamente si prospetta difficile e gravoso proprio per la mancanza di regole a cui si era abituati. L’Ente oggi si ritrova con un carico di impiegati in prorogatio, che, tra l’altro, difendono posizioni lavorative che invece hanno bisogno di forza di lavoro che ha voglia di fare scommettendosi con impegno e competenza».
Riguardo alla rotazione di incarichi imposta dalla delibera, osteggiata da Cgil e Uil, il fronte del sì spiega: «Anche la Dirigenza aveva bisogno di una scossa e della rotazione che l’Amministrazione Valenti ha avuto il coraggio di attuare».
E infine una frecciata diretta senz’altro al fronte del no: «Scriventi OO.SS. rigettano e non consentiranno ulteriori azioni di disturbo a mezzo stampa, boicottaggi e colpi bassi da parte di chicchessia perché non sia più attuata la sciagurata politica del -tanto peggio, tanto meglio- che ha
contribuito nel recente passato all’attuale situazione di degrado dell’Ente. Scriventi OO.SS. ritengono utile giudicare chi oggi amministra solo per i risultati che produrrà nel tempo, ma già da adesso ne sottolineano positivamente l’azione intrapresa con coraggio e voglia di fare. Chi taceva negli anni passati allora abbia almeno la dignità di attendere».
Intanto i deputati regionali del PD Filippo Panarello e Concetta Raia aspettano la risposta del presidente della Commissione regionale Territorio e Ambiente, Fabio Mancuso riguardo alla convocazione urgente in Commissione dell’assessore regionale ai Lavori pubblici Luigi Gentile e del presidente del Cas Patrizia Valenti. La richiesta, della settimana scorsa, è originata proprio dalla delibera della discordia, giudicata improvvida dai deputati perché esitata «eludendo il confronto con i sindacati aziendali e al di fuori di un progetto organico di riorganizzazione».
