Un convegno per analizzare la riforma della sanità penitenziaria

Un convegno per analizzare la riforma della sanità penitenziaria

Un convegno per analizzare la riforma della sanità penitenziaria

martedì 24 Giugno 2008 - 08:51

Organizzato dalla Cgil, ha visto la presenza dell'assessore regionale Massimo Russo

Il sistema sanitario penitenziario alla luce del decreto di riforma che dispone il trasferimento di operatori e dipendenti presso il Servizio sanitario nazionale. Questo il tema di cui si è discusso ieri nell’ambito di un Convegno organizzato dalla Funzione pubblica della Cgil di Messina al quale hanno preso parte esperti, tecnici e dirigenti del settore tra i quali l’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, alla sua prima uscita ufficiale in provincia di Messina.

-L’OPG di Barcellona è uno dei più importanti nel nostro paese ma oggi, a causa dell’inerzia del governo regionale che non ha recepito la normativa di riforma, rischia di rimanere l’unico ospedale giudiziario in tutta Italia. Mentre gli altri OPG hanno avviato il processo di trasformazione lanciato dal Dlgs 230/99, a Barcellona tutto è bloccato – spiega la responsabile del settore giustizia della Funzione pubblica della Cgil di Messina, Clara Crocè-. Un problema che riguarda la dignità della persona, di questa particolare tipologia di detenuti che sono pazienti perché con problemi mentali. E l’internamento non è la detenzione. Spesso non finisce con l’esaurirsi della pena-.

La Cgil di Messina ha promosso l’incontro per sollecitare la regione ad adeguarsi alla nuova normativa. Importante a questo riguardo la presenza del neo assessore alla sanità Massimo Russo che ha riconosciuto il ritardo della regione ma non ha comunque indicato soluzioni a breve.

-Difendere il diritto alla salute di tutti i cittadini, anche di quelli privati della libertà e affetti da malattie mentali, è elemento di civiltà che non può essere subordinato a lungaggini formali o a compatibilità economiche che valgono solo per alcuni- commenta il segretario generale della FP CGIL di Messina, Lillo Oceano-. Sulla salute non possono esserci cittadini di serie A e cittadini di serie B. Una differenziazione inaccettabile per i malati come per i lavoratori-.

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