Oceano (Fp Cgil): «Nessuna risposta dal Comune»
La storia si ripete dopo appena 2 anni. Già allora, infatti, la cooperativa -Futura- aveva ritardato i pagamenti per i dipendenti e ne era scaturita una vertenza sindacale. Oggi la crisi perdura da 4 mesi, che tra poco diverranno 5. Lo ha ribadito in conferenza stampa oggi la Fp Cgil, per bocca del segretario provinciale Lillo Oceano e della responsabile del settore Cooperative sociali Angela Passari (entrambi nella foto con una delegazione di lavoratrici della cooperativa).
Sono circa 130 i lavoratori coinvolti, e le notizie che trapelano sono molto preoccupanti. Pare, infatti, che il motivo per cui il Comune non ha saldato le fatture della -Futura-, impedendo alla cooperativa di pagare gli stipendi, sia la mancanza della dovuta dichiarazione di adempienza degli obblighi fiscali e previdenziali. Insomma, se la cooperativa non ha pagato i contributi ai lavoratori, il Comune non la finanzia; ma ci vogliono gli accertamenti, e intanto i lavoratori non percepiscono la paga.
«Nonostante la nostra lettera ufficiale di 10 giorni fa – ha rivelato Oceano -, il sindaco Buzzanca non ha messo in atto nessun provvedimento. Qui bisogna capire se si tratta di un difetto di sistema, per cui il Comune ha sbagliato impostazione nella programmazione dei servizi, o se sono alcune ditte ad essere inadeguate al compito. In ogni caso è urgente un intervento: o si fanno norme più severe o si espellono dal sistema le cooperative che non riescono a gestire i propri conti.»
La cooperativa -Futura- gestisce per contro del comune diversi servizi sociali, tra cui l’assistenza igienica nelle scuola, accompagnamento disabili, CAG di Bordonaro. Servizi che sono destinati a bambini e ragazzi, soprattutto disabili e disagiati e rappresentano, pertanto, interventi importanti per l’inclusione sociale e il diritto di cittadinanza.
«Nonostante senza retribuzione ormai da mesi – ha sottolineato Angela Passari -, questi lavoratori, per senso di responsabilità nei confronti dei ragazzi e delle persone che assistono, continuano ad espletare il servizio a spese proprie. La maggior parte di questi lavoratori ha un contratto part-time di 20/24 ore settimanali e percepisce in media una retribuzione di 600 euro, già al di sotto del livello di sussistenza. Se poi la Cooperativa non li paga come devono sopravvivere?»
A questo punto il sindacato auspica l’intervento anche del prefetto, e non esclude manifestazioni e scioperi.
