Demolizione Pontone Maregrosso. Si comincia il prossimo 5 luglio, delimitata tutta l’area di intervento

Demolizione Pontone Maregrosso. Si comincia il prossimo 5 luglio, delimitata tutta l’area di intervento

Demolizione Pontone Maregrosso. Si comincia il prossimo 5 luglio, delimitata tutta l’area di intervento

lunedì 28 Giugno 2010 - 08:51

Le operazioni, salvo intoppi, potrebbe cominciare nella prossima settimana. Il ferro che costituisce lo scafo verrà suddiviso e poi stoccato. Avviati invece questa mattina i lavori di rifacimento dell’impianto fognario del torrente Papardo. Ancora nessuna notizia sul fronte servizio assistenza bagnanti

A Maregrosso procedono i lavori di cantierizzazione per dare il via definitivo all’eliminazione del Pontone incagliatosi sulla spiaggia decine di anni fa, e diventato purtroppo l’elemento “d’attrazione” di una zona, quella aldilà del cavalcavia, simbolo di un degrado da cui Messina riesce con difficoltà a prendere le distanze. “Se tutto procederà nel modo giusto – afferma l’assessore alle politiche del mare Pippo Isgrò – le operazioni verranno iniziate il 5 luglio. L’area interessata è stata circondata e come disposto già nei giorni scorsi è stata interdetta ogni attività”. La carcassa arruginata che emerge dalle acque dello Stretto, verrà eliminata “in loco”, attraverso l’intervento del personale addetto e specializzato che -suddividerà- in pezzi lo scafo, che verrà poi posizionato in un’apposita area di stoccaggio, anch’essa già individuata in un tratto di spiaggia adiacente. “Da lì – spiega il rappresentante della giunta – verrà poi trasportato per lo smaltimento in un’area munita di altiforno dove il ferro verrà sciolto”. Una settimana cruciale, dunque, quella che si prospetta per il recupero di Maregrosso, la cui bonifica ha conosciuto il “là” con i provvedimenti di sbaraccamento e demolizione delle abitazioni abusive di via Adrano.

Importanti novità giungono però anche dalla foce del torrente Papardo, dove questa mattina sono invece stati avviati i lavori di rifacimento dell’impianto fognario, per un importo complessivo di oltre 200 mila euro, danneggiato dai nubifragi dei mesi scorsi, in particolare di ottobre e marzo. Le operazioni riguarderanno lo spostamento delle tubature su tutto il lato sinistro del torrente così da evitare nuovi disagi in caso di piogge intese che periodicamente causano l’ingrossamento del corso d’acqua. Ad intervenire proprio sulla questione in oggetto, con un’interrogazione inviata qualche settimana fa ai rappresentanti dell’amministrazione, i consiglieri Guerrera, Pergolizzi e Melazzo, che avevano annuniciato l’intenzione di ricorrere alla Procura della Repubblica per denunciare i mancati interventi in una zona che da troppo tempo necessitava di attenzione: i problemi fognari hanno infatti determinato il riversamento di notevoli quantità di liquami in mare, ma soprattutto ha ostacolato l’attraversamento del torrente, unica via di accesso alle numerose abitazioni delle contrade Cavalieri e Caccarazzi. che gli smottamenti del terreno e la rottura della rete fognaria saranno a breve eliminati. Il tratto della condotta interessata dai lavori è di circa 1.250,00 ml (950 lungo il torrente Cavatore e 300 attraverso il torrente Papardo) e comporterà una spesa di 246 mila euro. Il progetto è stato redatto dal geom. Domenico Currò su indicazioni dell’ing. Antonio Amato, dirigente del dipartimento urbanizzazioni primarie e secondarie.

Nessuna novità invece sul fronte delle spiagge e, nello specifico, sul servizio di assistenza bagnanti. “Attendo ancora una risposta dalla Provincia -afferma Isgrò – per capire che tipo di contributo Palazzo dei leoni sia disposto a fornire per garantire un servizio che, anche sulla base della normativa regionale, viene considerato obbligatorio”. Un aiuto economico che continua a rimanere in forse data la perdurante mancanza di chiarimenti da parte dei responsabili dell’ente di via Cavour. La legge n°17/1998 prevede la collocazione nei tratti di litorale dove non sono state rilasciate concessioni per strutture balneari, delle apposite torrette occupate dagli assistenti bagnanti, chiamati ad intervenire in caso di necessità. Un servizio che, dal punto di vista economico, prevede il supporto integrato di Regione(50%), Comune (25%), Provincia (25%). vedi articolo correlato

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