In un comunicato, annunciano lo sciopero ad oltranza sino a quando il CUSI Roma non nominerà un Commissario con pieni poteri che ponga fine alla situazione debitoria
Dalle parole, quelle messe nero su bianco nelle lettere inviate nelle ultime settimane alle istituzioni competenti, ai fatti. I dipendenti del Cus, che da ben 20 mesi non percepiscono alcuna retribuzione, hanno deciso di incrociare le braccia.
In un comunicato inviato al Rettore , Franco Tomasello, al Prefetto, Francesco Alecci , e per conoscenza alle organizzazioni sindacali ed ai capigruppo di Comune e Provincia, Sebastiano Tamà e Roberto Cerreti, hanno annunciato che “ a causa della staticità della situazione in cui versa il Centro Universitario Sportivo di Messina dal punto di vista gestionale, amministrativo ed economico, e considerando l’urgente necessità di risolvere in tempi brevi le suddette criticità, i sottoscritti Dipendenti del Cus di Messina attiveranno la stato di agitazione ed il consequenziale sciopero”.
La nostra decisione – si legge ancora nel documento- avviene ad oltre quaranta giorni di distanza dalle dimissioni del dott. Jaci, con la mancata nomina di un commissario con pieni poteri gestionali che ha determinato un continuo aggravarsi della nostra situazione, con stipendi non percepiti oramai da 20 mesi”.
I dipendenti del Cus fanno sapere inoltre di voler procedere ad oltranza con lo sciopero “sino a quando il CUSI Roma, non comunicherà la necessaria e dovuta nomina del Commissario con pieni poteri, al fine di provvedere ai necessari atti di programmazione societaria per un concreto rientro della situazione debitoria”.
E interpellati dagli stessi dipendenti del Centro sportivo universitario, anche i capigruppo comunale e provinciale dell’Mpa hanno voluto esprimere solidarietà.
Nonostante le diverse sollecitazioni arrivate dai diversi rappresentanti istituzionali messinesi – sottoscritto dai due rappresentanti politici – il CUSI Roma, non ha ancora ritenuto di nominare il commissario con pieni poteri nella struttura del CUS di Messina, dal 17 di Dicembre senza guida a causa delle dimissioni del Presidente Iaci .La disattenzione della direzione romana, che in quasi due mesi ha saputo provvedere solo alla nomina di un vice commissario senza poteri gestionali, preoccupa alla luce della notoria criticità legata alla situazione del personale del centro universitario sportivo messinese, costretto oramai da 20 MESI senza stipendio, ma quel che è più grave senza un adeguato piano di rientro da parte della società”.
Oltre a ribadire la propria solidarietà “già espressa con richiesta di chiarimento sottoscritta dai diversi partiti presenti alla Provincia Regionale di Messina” l’Mpa precisa che si renderà protagonista di “un’immediata interazione con il Rettore Tomasello per richiedere un suo immediato ed autorevole intervento presso la sede romana del CUSI, che scongiuri il perpetuarsi di questa anomala e disgraziata vicenda, che inevitabilmente, se non recuperata per tempo, potrebbe condurre la nostra città a perdere un ulteriore storica associazione sportiva, oltre che diversi posti di lavoro”.
E accanto ai dipendenti del Cus si schiera anche l’Ugl.
In un documento firmato dal segretario provinciale, Salvatore Mercadante , e trasmesso al Prefetto, al Presidente del C.U.S.I. Roma e per conoscenza al Rettore “l’organizzazione sindacale comunica la propria adesione allo stato di agitazione ed allo sciopero promosso dai lavoratori della suddetta”.
Il sindacato si dichiara “disponibile da subito alle necessarie interazioni per salvaguardare spettanze e ruoli all’interno del Centro universitario sportivo messinese”.
