Si è chiuso con quattro condanne e sette assoluzioni il processo di primo grado per il crollo pilotato della Spida costruzioni, l’impresa che all’inizio degli anni ’90 aveva progettato un’ampia lottizzazione nella zona sud. Un progetto naufragato perché la pianificazione principale, redatta da un’altra impresa a questa collegata, fu bloccata dalla Soprintendenza.
I giudici della I sezione penale hanno condannato a 4 anni Cesare D’Amico, 3 anni a Francesco D’Amico e Angela Lepardo, 2 anni ad Emilia Lepardo. I quattro condannati sono stati assolti assolti ed è stato deciso il non doversi procedere per altri capi di imputazione. Giovanni Di Bernardo, Giuseppe Barbera, Rosario Bonina, Michele De Francesco e Gianfranco Reale sono invece stati assolti perché il fatto non sussiste. Assolti perché il fatto non costituisce reato Salvatore Cacace e Gaetana De Luca. Non doversi procedere per Andrea Lo Castro e Giovanni Catalano.
Deciso il risarcimento in sede civile per le parti civili e per la curatela fallimentare della Spida costruzioni, affidata all’avvocato Marcello Parrinello.
