Delusione e rabbia da un lato, amarezza dall’altro. Sono i sentimenti che dominano la diatriba apertasi tra Federica Migliardo, messinese di 33 anni che ha vinto, unica italiana, il premio internazionale dell’Unesco per “Donne e Scienza-, che però contesta all’Ateneo messinese la sua bocciatura al concorso per ricercatore bandito nel 2005.
“Sono anni che vinco premi prestigiosi – ha dichiarato alla stampa la Migliardo – eppure l’Università di Messina, in quel contesto, mi ha risposto di stare calma ed aspettare il mio turno-.
Pronta la replica del Rettore che manifesta “soddisfazione per il premio ottenuto a Parigi da Federica Migliardo-.
Ma parla anche di rammarico Franco Tomasello (nella foto), in particolare per le aspre parole usate con la stampa.
“Se non convinta del risultato, la Migliardo avrebbe dovuto e potuto ricorrere, secondo le norme, contro il giudizio espresso all’unanimità dalla commissione costituita da Maria Cutroni (Ordinario di Scienze Matematiche dell’Università di Messina), Gianni Albertini (Associato di Ingegneria del Politecnico di Milano) e Alessandro Nucera (Ricercatore presso la Facoltà di Scienze della Sapienza di Roma).
Il Rettorato ha deciso alla luce di quanto scritto da alcuni organi di stampa di proporre al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione di valutare le opportune iniziative da assumere.
Da parte del Rettorato si ribadisce che da tempo l’Università di Messina non ha il compito di valutare i candidati ai concorsi, compito questo che spetta a Commissioni nazionali. L’Ateneo peloritano per la parte di competenza ha attivato misure di verifica sulla gestione ordinaria e sul reclutamento di ricercatori e docenti-.
