I ferrovieri messinesi si mobilitano per rivendicare lo sviluppo dell'area dello Stretto

I ferrovieri messinesi si mobilitano per rivendicare lo sviluppo dell’area dello Stretto

I ferrovieri messinesi si mobilitano per rivendicare lo sviluppo dell’area dello Stretto

sabato 19 Aprile 2008 - 08:44

Lunedì 21 aprile manifestazione per salvare la città dall'evidente volontà delle Fs di abbandonare la Sicilia

Confermata la mobilitazione annunciata dai ferrovieri messinesi per lunedì 21 aprile. ““Messina è una città depredata dalle Ferrovie dello Stato – denunciano –ed a questo punto non è più sufficiente parlare di vertenza aziendale, giacché è necessario portare avanti la rivendicazione sociale di un’intera città-.

Da tempo la Cisl ha denunciato come i vertici del gruppo FS abbiano negli anni depredato il nodo ferroviario messinese e come la mancanza di un serio piano industriale di Ferrovie dello Stato nello stretto nasconda la precisa volontà da parte del gruppo di abbandonare l’area e la Sicilia intera.

“E’ chiaro – sottolineano il segretario della Fit Cisl Enzo Testa e il segretario del settore ferrovie della Fit Michele Barresi – che assistiamo a un drammatico gioco delle parti. La società Trenitalia, che dallo scorso giugno ha ridotto notevolmente l’offerta commerciale in Sicilia con la soppressione di numerosi treni a lunga percorrenza, è sempre più intenzionata a cogliere le presunte e strumentali carenze di RFI come occasione propizia per porre in atto l’interruzione definitiva del servizio di traghettamento di passeggeri e merci nell’isola, negando di fatto il sancito diritto universale alla mobilità. E’ ora di porre fine a questa azione scellerata portata avanti ostinatamente dal gruppo FS al di là delle stesse direttive politiche dell’azionista di riferimento. Il Governo nazionale e regionale devono assumersi la responsabilità delle scelte di una società con forte partecipazione pubblica perché è obbligo di Ferrovie dello Stato garantire la continuità territoriale e la mobilità di persone e merci tra le due sponde dello stretto. La volontà di Ferrovie dello Stato sinora manifestata, invece, rischia di pregiudicare seriamente e in maniera irreversibile non solo gli attuali assetti occupazionali del territorio messinese ma anche le stesse possibilità di sviluppo economico e sociale di una città e di un’intera regione-.

Chiusa la tornata elettorale che ha dato nuovi governi al Paese e alla Regione, la Cisl reputa indispensabile che si concretizzi una forte iniziativa di tutte le nuove rappresentanze parlamentari locali e nazionali insieme alle amministrazioni del territorio.

“Una mobilitazione – sottolineano Testa e Barresi – che coinvolga anche i 108 sindaci della provincia, condivisa da tutte le componenti della comunità messinese, per riportare le Ferrovie dello Stato, che sino a oggi hanno sfregiato un’intera città portandovi in maniera criminale solo degrado e

abbandono proprio nelle sue aree più pregiate, ad essere finalmente soggetto attivo e protagonista di investimenti e sviluppo nell’area dello stretto e in Sicilia-.

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