“Il coraggio dei lavoratori ha fatto sì che si riproponesse con forza una vertenza sopita da tempo-
“La massiccia adesione allo sciopero dei ferrovieri riporta in auge una vertenza che era rimasta sopita per troppo tempo-. Con soddisfazione i sindacati commentano lo strepitoso risultato ottenuto con la protesta di ieri, ribadendo che, nel corso degli anni “le rivendicazioni non si sono modificate. Ciò che viene chiesto sin dall’inizio è di poter contare sulla tutela della continuità territoriale, sulla volontà aziendale e politica di investire in un settore nevralgico per il Mediterraneo e su una efficace politica di rilancio-.
Una vicenda, questa, che si intreccia con la discussione relativa alla eventuale realizzazione del ponte, ritenuto ormai un “valido alibi per sbaraccare una risorsa pubblica che garantisce lavoro dignitoso a migliaia di famiglie. La verità – continuano i sindacati – è che i siciliani hanno diritto alla mobilità con mezzi efficienti, pubblici, sicuri ed ecocompatibili.
La vertenza Stretto riparte proprio dal coraggio dei lavoratori che ieri si sono fatti sentire, in modo particolare dai precari marittimi che a Messina hanno dato lezioni di lotta e di coscienza dei diritti, gli stessi che in questi giorni stanno subendo l’ennesima beffa orchestrata da RFI e la politica che vi orbita intorno, l’assunzione ex novo di 55 unità non corrisponde agli accordi sottoscritti per la stabilizzazione dei precari, non permetteremo che venga consumata l’ennesima penalizzazione di chi ha dimostrato di non sottomettersi alle logiche clientelari per l’ottenimento di un sacrosanto diritto.
La protesta di ieri è solo l’inizio – concludono – RFI non può che prendere atto della compattezza dimostrata dai lavoratori e convocare con urgenza un tavolo nazionale per il definitivo rilancio del nodo ferroviario di Messina, in assenza di questo siamo pronti a dichiarare lo sciopero di 24 ore-.
