Promesse non mantenute minano la credibilità delle Istituzioni. Ultimatum della Fit Cisl
La Fit Cisl chiede spiegazioni. Gli arretrati dei dipendenti dell’Atm non sono ancora stati pagati. Le spettanze dei mesi di agosto e settembre erano state promesse per l’8 ottobre. L’8 ottobre il Comune ha garantito il pagamento per il 9. Oggi il segretario provinciale Fit Cisl Enzo Testa denuncia che non c’è traccia delle somme dovute.
«Purtroppo oggi – dichiara Testa rivolgendosi al sindaco, all’assessore alla Viabilità Melino Capone e al commissario straordinario dell’Azienda Domenico Manna -, con sconcerto e stupore, ci tocca verificare nostro malgrado come i termini di quell’accordo non siano stati rispettati né che allo stato ci siano notizie certe del pagamento di tali spettanze. Ci corre obbligo informarvi che tra i lavoratori lo stato di tensione è elevatissimo è che, come voi ben capite, siffatti comportamenti, che vogliamo sperare essere frutto di discrasie nel funzionamento della macchina amministrativa, minano la credibilità delle Istituzioni comunali, ma anche quella delle rappresentanze dei lavoratori, ed è in tal senso che vi chiediamo formalmente di approfondire le cause di ciò e, ove lo riteniate opportuno, informarci su tempi e modalità del pagamento di quanto precedentemente concordato.»
Ci vuole un immediato chiarimento su date certe del pagamento degli stipendi, sostiene Testa, ma anche l’individuazione di un percorso finalizzato al risanamento ed al rilancio dell’Azienda, altrimenti «questa Organizzazione sindacale metterà in atto tutte quelle iniziative consentite dalla legge per rimuovere l’attuale inaccettabile posizione di stallo in cui versa l’Atm di Messina».
Un ultimo riferimento va al licenziamento dell’ausiliario del traffico risalente a pochi giorni fa. Una presa di posizione che serve solo a «coprire il fallimento dell’attuale gestione aziendale – afferma Testa – e cerca, seminando il panico, di elevare la propria credibilità, dando però, tra l’altro, prova di disconoscenza dei regolamenti sanzionatori».
