Silvestro Leanza guidava sotto effetto di sostanze stupefacenti. L'incidente sulla Messina-Palermo
E’ stato condannato a 4 anni e mezzo di reclusione, per omicidio colposo, il catanese Silvestro Leanza, con l’accusa di aver provocato l’incidente che il 26 gennaio 2006 causò la morte di tre persone.
A perdere la vita furono i messinesi Leone Saija, Lugi Staiti e Massimo Bonanno, tre operai dipendenti della raffineria di Milazzo che si stavano recando al lavoro con la loro auto. Giunti all’altezza di Torregrotta, sull’autostrada Messina-Palermo, il loro mezzo fu centrato frontalmente da una Renault Megane che proveniva in senso opposto. Il terribile incidente avvenne nel tratto di autostrada in cui si circolava, e si circola ancora oggi, a doppio senso di marcia. L’auto di Leanza, senza controllo, finì nella corsia opposta, e investì la macchina con i tre operai che morirono sul colpo.
Le indagini, condotte dalla Polizia stradale e coordinate dal sostituto procuratore Vito Di Giorgio, accertarono che Silvestro Leanza era alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. Un altro filone d’inchiesta riguardò eventuali responsabilità del Consorzio Autostrade Siciliane o di Ferrovie Italiane riguardo la messa in sicurezza del tratto a doppio senso di circolazione per cinque anni. All’origine del disservizio i lavori mai conclusi nella galleria Tracoccia, la cui volta crollò in più punti a seguito di altri lavori compiuti per la costruzione del raddoppio ferroviario. Ma l’indagine, condotta sempre dal sostituto Di Giorgio, si è conclusa con l’archiviazione.
