Il sostituto procuratore Francesca Rende al lavoro per stabilire le responsabilità dell'incidente costato la vita ad un operaio

Procura e sezione Infortunistica della Polizia Municipale al lavoro per stabilire le cause dell’incidente che ieri pomeriggio a Pace è costato la vita all’operaio 42enne Giovanni Gullì.

L’uomo viaggiava su un autocompattatore che aveva appena conferito i rifiuti nell’inceneritore di Pace per conto di una ditta che effettua il servizio di pulizia sulle navi traghetto pubbliche e private.

Giunto nella strada che costeggia il torrente e conduce alla stazione in cui si effettuano le operazioni di tara, il furgone Daily Iveco ha preso improvvisamente velocità e si è schiantato contro un muro.

Il conducente, Salvatore Velardo, 40 anni si è salvato lanciandosi dal mezzo. Gullì invece è rimasto intrappolato nelle lamiere ed è morto sul colpo.

Il sostituto procuratore Francesca Rende, titolare dell’inchiesta, come atto dovuto ha iscritto nel registro degli indagati il conducente con l’ipotesi di reato di omicidio colposo e non ha disposto autopsia per Gullì. Il magistrato disporrà, invece, una perizia tecnica sull’automezzo per accertare se si sia verificato un guasto meccanico come, ad esempio, la rottura dei freni. Secondo alcuni testimoni, infatti, l’autocompattatore ha preso velocità tirando dritto senza fermarsi per effettuare le operazioni di tara e senza svoltare a sinistra e raggiungere il ponte che conduce alla strada Pace- Curcuraci.