Tremila euro per cambiare la destinazione d’uso di un garage. E’ la somma che avrebbe intascato un ingegnere dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Messina a cui ieri i poliziotti della sezione di P.G. hanno notificato un’ordinanza di misura cautelare interdittiva che dispone la sua sospensione per due mesi dall’esercizio del pubblico ufficio.
Le indagini hanno permesso di accertare che a luglio del 2008, il dipendente comunale aveva ricevuto indebitamente da un cittadino, che risulta indagato, 3mila euro in contanti, con la promessa di effettuare un cambio di destinazione d’uso da garage ad attività commerciale di un immobile. Un atto, contrario ai doveri d’ufficio, che avrebbe comportato un aumento di volumetria non giustificata del bene in violazione delle disposizioni normative in materia. Le indagini erano scaturite da una prima denuncia dello stesso dipendente comunale, che riferiva di esser vittima di una persecuzione telefonica da parte del proprietario del garage. Ma nella fase successiva delle indagini sono emersi i reali motivi che si celavano dietro le insistenze di quest’ultimo, ovvero la restituzione dei 3000 euro già consegnati. Il proprietario del garage aveva saputo che l’intervento promesso dal dipendente comunale per rimuovere gli ostacoli burocratici all’approvazione della pratica d’interesse non aveva ancora avuto esito positivo. Il provvedimento è stato firmato dal gip Massimiliano Micali su richiesta del sostituto procuratore Stefano Ammendola.