I lavoratori del Jolly hotel di Messina questa mattina hanno incrociato le braccia e si sono riuniti in assemblea all’interno dell’hotel bloccando di fatto tutti i servizi. A renderlo noto la Filcams Cgil di Messina che denuncia la situazione di gravissima difficoltà nella quale si trovano i trenta lavoratori di una delle storiche strutture alberghiere cittadine che da ottobre non percepiscono lo stipendio.
-Una situazione gravissima che ha spinto alcuni lavoratori a cercare prestiti anche al di fuori dei circuiti legali perché non sanno davvero più a chi rivolgersi-, spiegano i segretari della Filcams Cgil di Messina Pippo Silvestro e Carmelo Garufi.
Una vicenda contorta quella dell’ex Jolly Hotel passato circa sette anni fa alla Medea hotel di Francesco d’Amico che per i primi tempi ha pagato regolarmente i lavoratori ma che poi ha accumulato ritardi e insolvenze fino alla cessione all’attuale proprietà, la Mortelle hotel, di Cesare d’Amico, padre del precedente proprietario.
-Esiste già un decreto ingiuntivo esecutivo a carico della Medea che non ha mai versato il TFR e altre spettanze ai lavoratori. Ora, oltre al mancato pagamento del TFR si aggiungono gli stipendi. Una situazione gravissima- denunciano Silvestro e Garufi, che riguarda anche le altre strutture della Mortelle hotel, l’ex Jolly hotel di Siracusa e l’Himenapolis di Buonfornello. In questo contesto, chiediamo a tutte le istituzioni competenti di intervenire e alla Regione siciliana di bloccare qualunque ulteriore erogazione di contributi alla Mortelle hotel dal momento che nonostante i cospicui finanziamenti degli ultimi anni la società non ha saputo rimettersi in sesto e ha continuato a violare i diritti dei lavoratori-.
