Lavoratori Telecom, domani otto ore di sciopero

Lavoratori Telecom, domani otto ore di sciopero

Lavoratori Telecom, domani otto ore di sciopero

giovedì 03 Luglio 2008 - 09:24

Le sigle sindacali Slc/Cgil, Fistel/Cisl e Uilcom hanno proclamato per domani otto ore di sciopero dei lavoratori di Telecom Italia, a seguito delle riduzioni di personale che riguardano sia le “aree di Customer- che la “Rete-. L’Azienda ha annunciato cinquemila esuberi già consolidati dalle scelte del passato e ulteriori indefiniti incrementi di esuberi sulla base del nuovo modello organizzativo che sarà incentrato sulla differenziazione per clienti.

Secondo le segreterie nazionali dei sindacati, tali interventi massicci sui livelli occupazionali, in totale assenza di un Piano Industriale coerente e prospettico e in mancanza di un confronto sul percorso che l’Azienda intende attivare per contenere le ricadute sociali, rende altamente preoccupata e confusa la platea dei lavoratori mentre genera nuovi stimoli speculativi nell’ambito finanziario. Gli stessi hanno dato la disponibilità all’apertura di un tavolo con l’intento di mettere al centro della discussione la pianificazione delle strategie di investimento in tecnologie e sviluppo all’interno di un Piano Industriale, evidenziando inoltre la necessità di orientare la riduzione dei costi nella ricerca di diseconomie e sprechi della organizzazione aziendale piuttosto che negli interventi sui livelli occupazionali.

“Negli ultimi dieci anni – denunciano i segretari provinciali di Slc Cgil Biagio Oriti, Fistel Cisl Mimmo Allegra e Uil Comunicazioni Nicola Alessi – la provincia di Messina ha perso circa 500 posti di lavoro. Tale circostanza ha generato un facile ricorso a fenomeni di subappalto ove l’azienda non ha esercitato il necessario controllo alimentando anche il lavoro nero. Invitiamo i lavoratori della provincia di Messina a sostenere, con la massima adesione allo sciopero, le ragioni della lotta sindacale che intende contenere e arginare le strategie aziendali, orientate a fare cassa con il sacrificio dei lavoratori, delle loro famiglie e dei territori a cui appartengono-.

Inoltre dalle sedi locali delle organizzazione sindacali, è stato evidenziato che il ricorso all’istituto della mobilità ha generato nel passato e, ancora oggi genera con l’identificazione degli attuali 27 esuberi in tutta la provincia di Messina, un ulteriore e progressivo impoverimento dell’occupazione nel nostro territorio, contribuendo alla desertificazione economica e sociale in atto.

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