Mattinata infernale all’albo pretorio di Palazzo Zanca, gli uffici verranno trasferiti

Mattinata infernale all’albo pretorio di Palazzo Zanca, gli uffici verranno trasferiti

Mattinata infernale all’albo pretorio di Palazzo Zanca, gli uffici verranno trasferiti

mercoledì 24 Marzo 2010 - 14:38

File interminabili e disservizi mandano in tilt gli sportelli del Comune. Proprio ieri il consigliere comunale Greco aveva sollevato il problema

Mattinata di traffico intenso nei corridoi di Palazzo Zanca. Di uno in particolare, quello che conduce allo sportello dell’albo pretorio del Comune. Qui stamani si è riversato un afflusso impressionante di cittadini, recatisi all’ufficio di Palazzo Zanca per il ritiro delle cartelle di pagamento di vari tributi o sanzioni amministrative. Si sono create file interminabili, inevitabili disservizi e tempi d’attesa improponibili, tanto che per “regolare il traffico” sono intervenute pure le forze dell’ordine. Un piccolo inferno, al quale, fanno sapere da Palazzo Zanca, l’amministrazione cercherà di mettere una pezza. «Per superare la fase emergenziale – si legge in un comunicato – si stanno organizzando locali più ampi per accogliere il provvisorio maggiore afflusso di cittadini». Non è ancora noto con precisione dove verranno trasferiti i nuovi uffici, ma pare che saranno dislocati in un’altra ala del palazzo municipale, nella quale non sarà necessario, tra l’altro, munirsi di pass per accedervi.

Proprio ieri il consigliere comunale dell’Udc Marcello Greco aveva sollevato il problema, evidenziando che «l’ufficio dell’albo pretorio, posto oggi nei locali del palazzotto, da sempre ha palesi carenza di spazio e di collocazione delle migliaia di cartelle esattoriali che giornalmente vi pervengono. Tutto ciò è causa di disservizio, nonché di cattiva immagine degli uffici pubblici comunali, malgrado il notevole impegno dei dipendenti. Il sindaco provveda a trovare idonei spazi per lo svolgimento del servizio, provvedendo anche, in via d’urgenza, a ridurre le stanze dai signori dirigenti e ai gruppi politici poco numerosi, disponendo, altresì, l’aumento del personale, essendo materialmente impossibile che quello attualmente in servizio possa svolgere i propri compiti in quello spazio angusto ed inidoneo all’uso al quale è destinato».

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