Una distesa di pesci morti. Più di cento chili di ope spiaggiate sul litorale di Mili. Un mistero sul quale ancora non si è riuscito a fare luce. Come siano morti quei pesci ancora nessuno lo sa benché siano al lavoro gli uomini della Capitaneria di Porto ed esperti dell’Arpa e dell’ASP 5.
Le prime ipotesi avanzate, compreso quelle più fantasiose, sono state smentite nel corso della giornata. L’allarme è scattato a metà mattinata quando alcuni cittadini hanno avvertito la Guardia Costiera della presenza di pesci morti sulla spiaggia di Mili. Sono stati avvertiti anche Polizia e Carabinieri mentre sul posto sono giunti anche i tecnici dell’Agenzia Regionale dell’Ambiente che hanno subito prelevato alcuni campioni di acqua di mare. Subito si è avanzata l’ipotesi di un guasto al depuratore di Mili che avrebbe provocato una fuoriuscita di cloro. La sostanza finendo in mare avrebbe avvelenato i pesci ma un controllo effettuato dai tecnici dell’Amam ha escluso guasto all’impianto di depurazione. Nel frattempo sono stati resi noti i risultati delle analisi eseguite dall’Arpa che però hanno escluso la presenza di sostanze nocive in mare. Con il trascorrere delle ore sono state scartate quasi tutte le ipotesi possibili. Adesso non resta che attendere l’esito delle analisi eseguite dai veterinari dell’ASP 5 che hanno prelevato alcuni campioni di pesce. In questa situazione d’incertezza il Comandante della Capitaneria di Porto di Messina, Nunzio Martello lancia l’allarme: “Stiamo lavorando per capire cosa possa essere successo. La situazione è sotto controllo ma c’è il rischio che qualcuno possa raccogliere e mangiare o mettere in vendita i pesci che si sono spiaggiati a Mili. Bisogna fare molta attenzione perché ancora non sappiamo perché siano morti.
