Si indaga per chiarire l'origine della fuoriuscita del petrolio nella rada di Giammoro
È ripresa stamani la pulizia dello specchio d’acqua antistante la Raffineria di Milazzo, dove è comparsa da due giorni, una grande chiazza di petrolio. L’intervento degli uomini di -mare pulito- e delle imbarcazioni adibite alla raccolta di prodotti petroliferi, è stato richiesto per la terza volta dal comandante della Capitaneria di porto. Alcuni bagnanti hanno segnalato chiazze giallastre nella battigia della spiaggia di Giammoro.
Sul fronte delle indagini, il Compamare di Milazzo ha disposto il ritorno in rada della nave cisterna ‘Martina’, partita ieri sera intorno alle 22 per Venezia. Poco prima di mezzanotte, è stato chiesto al comandante della nave, ai suoi armatori e al proprietario del carico, l’Eni, il ritorno in porto per ulteriori accertamenti.
Dopo l’ancoraggio in rada, gli esperti della capitaneria di porto visiteranno l’imbarcazione per capire se quel gasolio molto simile a quello caricato ai pontili dell’industria petrolifera è fuoriuscito dalla nave o se invece si tratta solo di una coincidenza.Sono ancora poco chiare le cause che hanno determinato il riversamento in mare del prodotto petrolifero. Il Sostituto Procuratore della Repubblica di Barcellona Michele Martorelli ha aperto un’inchiesta, dopo aver ricevuto dalla Capitaneria un primo rapporto sul pericolo di disastro ambientale e su richiesta dell’Autorità Giudiziaria. Conclusione, come dicevamo, il ritorno in porto della nave cisterna -Martina- che nei giorni scorsi era attraccata al pontile della Raffineria di Milazzo e sulla quale era stato caricato gasolio semilavorato.
