Un milione di metri cubi di fango e detriti hanno soffocato ed ucciso i villaggi della zona sud

Un milione di metri cubi di fango e detriti hanno soffocato ed ucciso i villaggi della zona sud

Un milione di metri cubi di fango e detriti hanno soffocato ed ucciso i villaggi della zona sud

martedì 06 Ottobre 2009 - 10:42

Questa la cifra di cui parla l'assessore proviciale all'ambiente Petrella: “Stiamo lavorando per cercare di liberare i centri dall'enorme quantità di fango da cui sono stati invasi e che con sé ha trascinato di tutto”. Santi Trovato, presidente dell'ordine degli ingegneri annuncia: “Costituita una commissione per lavorare sull'emergenza”

Tanti numeri snocciolati in questi giorni per “raccontare” la tragedia di Messina: quelli dei morti, dei dispersi, degli sfollati, dei volontari e delle forze dell’ordine presenti sul campo. Oggi però se ne aggiunge un altro, una cifra che fa rabbrividire: un milioni di metri cubi di terra, fango e detriti: questo quello che insieme alla pioggia, nella notte di giovedì primo ottobre, è colata giù Giampilieri, Briga, Santo Stefano, Altolia e Molino, soffocando, seppellendo e uccidendo. Ecco perchè l’abbiamo definita una cifra da brivido. Secondo una stima effettuata dai vigili del fuoco, inoltre, nella piazza di Giampilieri, piazza Pozzo, in tre giorni sono stati rimossi oltre duemila metri cubi di fango e detriti.

Ad affermarlo l’assessore provinciale all’ambiente Petrella, contattato questa mattina, che ieri insieme ai tecnici della provincia ha analizzato la situazione per capire dove poter far conferire l’enorme quantitativo di materiale arrivato su Messina sud e che pian piano dovrà essere trasferito.

“E’ una situazione sicuramente non semplice – spiega Petrella – e le immagini di questi giorni lo hanno raccontato bene. Il fango stato accantonato ai lati delle strade, sulla spiaggia, ma adesso va trasportato in luoghi più consoni tenendo peraltro conto dei vincoli ambientali che esistono e che vanno rispettati”. A “comporre” il fiume di detriti che scorre in ciò che rimane delle strade dei paesi e nei devastati letti dei fiumi, non è infatti solo terra ma ogni genere di materiale: mobili, televisori, video registratori, travi di ferro, blocchi di cemento. Pezzi di paesi distrutti, racconti di vita sbriciolatisi come la montagna.

“Nel corso dell’incontro di ieri con l’ing. Celi che sta lavorando all’unità di crisi della Prefettura – continua l’assessore – abbiamo individuato già le discariche in cui poter man mano far confluire tutti i materiali di scarto. Al tempo stesso però ciò che è ancor più importante fare, essendo necessario dividere la varie tipologie di rifiuti, è identificare un grande sito di stoccaggio dove raccogliere tutto il materiale che verrà poi smistato nei vari punti”. Un’operazione non semplice ma di cui l’assessorato si sta subito facendo carico per cercare di dare un supporto immediato e concreto alle attività di sgombero e pulizia dell’intera area: “E’ un lavoro enorme che però va fatto bene perchè si rischia anche di provocare un danno ambientale”.

E dunque in queste frenetiche giornate post-tragedia, il lavoro è tanto in tutti i “Palazzi” della città per cercare di mettere una pezza ad un danno di incalcolabile portata, ognuno rispetto alle proprie competenze. Accogliendo l’appello del sindaco Buzzanca, che nelle ore successive alla tragedia ha inviato da subito ingegneri ed architetti ad offrire gratuitamente il proprio aiuto anche per le fasi della ricostruzione, interviene il presidente dell’ordine degli ingegnere Santi Trovato. Quest’ultimo, affermando “che occorre invertire tendenza per poter rivendicare una serie di azioni a tutela del territorio nel post-emergenza, ha deliberato di costituire una Commissione per la Sicurezza e Tutela del Territorio”

Questi i compiti della neonata commissione: periziare i fabbricati danneggiati; effettuare indagini per l’individuazione del danno, in relazione al possibile utilizzo degli immobili periziati; individuazione delle possibili soluzioni tecniche. “Ai colleghi che a titolo gratuito ne faranno parte – conclude Trovato – verrà richiesta la disponibilità ad operare in sinergia con le Amm.ni colpite dagli eventi calamitosi e con la Prefettura, ed un primo elenco di Ingegneri che aderirà all’iniziativa sarà disponibile presso la segreteria dell’Ordine dal 7 ottobre prossimo. Gli stessi verranno successivamente contattati per l’organizzazione delle operazioni di sopralluogo”.

su photogallery gli altri scatti di Dino Sturiale

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