Volevano rubargli i 450 euro che possedeva. Ecco perchè lo hanno ucciso. E’ questa la pista battuta dagli investigatori della Squadra Mobile per fare luce sulla morte del quarantenne polacco Jerzy Laszcz, trovato cadavere ieri pomeriggio alle 15 in via Gilbiterra, nella zona bassa del viale Europa in prossimità del deposito delle ferrovie dello Stato, all’interno di un capannone.
Ad ucciderlo potrebbero essere stati suoi connazionali, o comunque persone che sapevano del piccolo tesoro posseduto dalla vittima. Chiarita anche la circostanza del ritrovamento del cadavere. Ad indirizzare il gruppo di connazionali verso il capannone è stata “caramella- la piccola cagnetta della vittima, che continuava a guaire e a grattare la porta di ferro dietro la quale giaceva senza vita il suo padrone.
Lo hanno ucciso a colpi di spranga, come subito lasciavano presagire le ferite al capo che presentava il cadavere. Anche il fatto che fosse privo di indumenti nella parte bassa del corpo e l’assenza di documenti sarebbero da attribuire ad un maldestro tentativo di depistaggio.
