Neonato scomparso: definitiva la pena a tre anni e mezzo per il professor Pugliatti

Neonato scomparso: definitiva la pena a tre anni e mezzo per il professor Pugliatti

Redazione

Neonato scomparso: definitiva la pena a tre anni e mezzo per il professor Pugliatti

giovedì 16 Aprile 2009 - 19:57

Confermata anche la condanna per l’ostetrica Rita Palermo

La Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi presentati dai difensori del professor Vincenzo Pugliatti, ex primario del reparto Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Piemonte e dell’ostetrica Rita Palermo. Diventa quindi definitiva la condanna a 3 anni e mezzo emessa dalla Corte D’Appello il 10 luglio 2008 che aveva ridotto la precedente condanna di primo grado per l’ex primario e aveva inflitto un anno e mezzo all’ostetrica.

La vicenda è quella relativa alla sparizione del terzo gemello della coppia Caterina Branca e Antonio Lo Presti. In primo grado Pugliatti era stato condannato a 8 anni per aver sostituito il cadavere di Antongiulio nato pre morto. In Appello oltre alla riduzione di pena per l’ex primario era arrivata l’assoluzione dall’accusa di occultamento di cadavere per non aver commesso il fatto. Mentre per la Palermo la Corte d’Appello aveva ridotto la sentenza ad un anno e mezzo, contro i 4 anni del primo grado, per falso in cartella.

La signora Branca, dopo essersi sottoposta a cure con la tecnica dell’inseminazione artificiale, partorì il 14 luglio del ’97 al Piemonte. I primi due gemelli vennero alla luce regolarmente, il terzo nacque morto. Ma il corpicino che fu riconsegnato ai Lo Presti e seppellito nella cappella di famiglia a Terme Vigliatore, secondo i genitori non era quello del loro bambino come fu poi confermato dall’esame del Dna.

Le indagini portarono successivamente all’arresto del professor Pugliatti che negò sempre di aver commesso lo scambio di cadaveri. Adesso, anche dopo la sentenza di secondo grado, restano aperti molti interrogativi. Perché furono scambiati i cadaveri? Che fine ha fatto il corpicino di Antongiulio e dov’è stato preso quello poi consegnato alla famiglia Lo Presti? Quesiti inquietanti che a distanza di undici anni continuano a straziare i genitori del piccolo Antongiulio.

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