Cronaca nera di un paese non più per vecchi

Cronaca nera di un paese non più per vecchi

Giacomo Maria Arrigo

Cronaca nera di un paese non più per vecchi

mercoledì 18 Settembre 2019 - 07:26

Un mondo dove il più debole soccombe e dove la violenza è ovunque. "Non è un paese per vecchi" di Cormac McCarthy parla anche della nostra Italia.

È ormai diventato un classico. Ne è stato tratto anche un film diretto dai fratelli Cohen. Non è un paese per vecchi di Cormac McCarthy (edito in Italia da Einaudi) è un testo crudo e disincantato sulla società americana contemporanea. Un mondo dove il più debole soccombe e il più forte primeggia, dove la violenza è ovunque, e dove nessuno sembra accorgersi della brutta piega che ha preso il paese. Pare piuttosto che l’America, e con essa l’intero Occidente, sprofondi in una situazione dalla quale non è più possibile tornare indietro.

La cronaca nera del nostro paese, l’Italia, non fa eccezione, e conferma le parole che lo sceriffo del romanzo ripete con ossessione: come è possibile che il mondo stia diventato così violento? Oppure forse lo è sempre stato? «Non so se il lavoro nelle forze di polizia è più pericoloso oggi di quanto lo era un tempo», dice lo sceriffo Ed Tom. «So che quando sono entrato in servizio capitava una scazzottata da qualche parte e tu andavi a dividere quelli che se le davano e loro volevano fare a cazzotti con te. E certe volte toccava accontentarli. Non c’era verso. E ti conveniva uscirne vincitore, oltretutto. Adesso di cose del genere non se ne vedono più tante, ma forse si vede di peggio».

Il pessimismo di Ed Tom viene approfondito dall’autore McCarthy con uno sguardo sulla sua psiche, sui suoi sentimenti, sui suoi pensieri. Il 2 settembre a Ragusa un uomo ha fermato una donna con la scusa che “sua moglie stava male” e l’ha violentata per ore. Nella stessa città è stata fermata una donna perché faceva prostituire la figlia di 13 anni in cambio di sigarette e vino. È tristemente noto che in più parti d’Italia le maestre d’asilo picchiano e umiliano i bambini, e puntualmente nuovi video confermano questa deriva. Per non parlare dei delitti passionali, che quantitativamente sono la maggioranza degli omicidi commessi in Italia – e che testimoniano anche di una crescente inventiva nell’esecuzione del delitto, con conseguente maggiore sofferenza della vittima.

«Io non so cosa pensare. Non lo so proprio», dice Ed Tom. «Da queste parti qualche tempo fa si sono incontrati due ragazzi, uno veniva dalla California e l’altro dalla Florida. E si sono incrociati più o meno nel mezzo. Si sono messi a girare insieme per il paese ammazzando la gente. Non mi ricordo più quanta ne hanno ammazzata. Allora, quante probabilità ci sono che capiti una cosa del genere? Questi due non si erano mai visti. Non possono essercene tanti, di tipi così. Non credo proprio. Be’, chi lo sa. Qui l’altro giorno c’è stata una donna che ha messo il figlio appena nato in un tritarifiuti. Chi andrebbe a pensare una cosa simile?»

La droga rappresenta un dramma crescente in tutto l’Occidente. Un anno fa L’Espresso ha svolto un’inchiesta sul mondo della droga fra gli adolescenti e i preadolescenti. Dal 2013 sono raddoppiati gli adolescenti che fanno uso di sostanze stupefacenti. Ci sono casi di bambini che a 8 anni hanno già sperimentato solventi ed eroina, per non parlare di tredicenni che si prostituiscono per una dose, venendo poi costrette ad abortire.

Ecco le parole dello sceriffo Ed Tom al riguardo: «Secondo me, se tu fossi Satana e stessi pensando a come mettere in ginocchio la razza umana, è probabile che ti verrebbe in mente la droga. […] Qualche tempo fa ho letto sul giornale che certi insegnanti avevano ritrovato un sondaggio inviato negli anni Trenta a un certo numero di scuole di tutto il paese. Era stato fatto un questionario sui problemi dell’insegnamento nelle scuole. E loro hanno ritrovato i moduli compilati e spediti da ogni parte del paese, con le risposte alle domande. E i problemi più gravi che venivano fuori erano tipo che gli alunni parlavano in classe e correvano nei corridoi. O masticavano la gomma. O copiavano i compiti. Roba così. E allora avevano preso uno di quei moduli rimasto in bianco, ne avevano stampate un po’ di copie e le avevano mandate alle stesse scuole. Dopo quarant’anni. Be’, ecco le risposte. Stupri, incendi, assassini. Droga. Suicidi. E io ci penso a queste cose. Perché il più delle volte, quando dico che il mondo sta andando alla malora, e di corsa, la gente mi fa un mezzo sorriso e mi dice che sono io che sto invecchiando. E che quello è uno dei sintomi. Ma per come la vedo io uno che non sa capire la differenza fra stuprare e ammazzare la gente e masticare la gomma in classe è messo molto peggio di me».

L’inverno demografico del nostro paese e dell’Europa intera non è solamente dovuto a questioni economiche, come troppo spesso viene ripetuto. Si tratta di una questione culturale, della dissoluzione del nucleo familiare a livello culturale prima che su quello fattuale. L’Italia nel 1950 era il decimo paese più popoloso al mondo, con 47 milioni di abitanti; nel 2015 era arretrato al ventitreesimo posto, pur raggiungendo i 60 milioni di abitanti; nel 2050 scenderà al 36esimo posto, raggiungendo 55 milioni di abitanti: 16 milioni di abitanti in meno in cent’anni, come prevedono molti istituti. Lo sceriffo Ed Tom commenta così questa situazione: «Mia moglie mi ha raccontato di aver sentito alla radio che una percentuale di bambini in questo paese viene allevata dai nonni. Non mi ricordo quant’era. Ma mi è sembrata proprio alta. Figli che i genitori non volevano tirare su. Ne abbiamo parlato, io e mia moglie. E abbiamo pensato questo: quando arriverà la prossima generazione e neanche quella vorrà tirare su i propri figli, allora chi ci penserà?»

Tanti altri esempi sono quindi commentati dallo sceriffo nel romanzo. Riflessioni a margine della trama principale, ma che colorano gli avvenimenti narrati con una luce diafana. Sembra nichilismo, e nient’altro. Eppure Ed Tom è un uomo d’altri tempi, semplice nel miglior senso della parola. Crede in Dio e nell’amicizia, nella famiglia e nei valori tradizionali. «La gente», dice a un certo punto, «si lamenta sempre delle cose brutte che gli capitano senza che se le sia meritate ma non parla mai delle cose belle. Di cosa ha fatto per meritarle. Io non ricordo di aver mai dato a nostro Signore motivi particolari per sorridermi. Però lui mi ha sorriso».

E se esiste Dio esiste Satana: «L’esistenza di Satana spiega un mucchio di cose che altrimenti non si possono spiegare. Almeno secondo me». Se da una parte questa affermazione è preoccupante (Satana esiste ed è all’opera), dall’altra garantisce all’uomo la salvezza di Dio se solo l’uomo volesse.

Le parole dello sceriffo Ed Tom sembrano giungere da un passato non troppo lontano, quando la morale comune – oggi scricchiolante – era consolidata presso la maggior parte della popolazione, e si aveva un percorso chiaro da seguire. Sulla morale dichiara: «Al giorno d’oggi se ti metti a fare discorsi su cos’è giusto e cos’è sbagliato la gente spesso e volentieri si mette a ridere. Ma io su certe cose non ho mai avuto tanti dubbi. Nelle mie idee su certe cose. E spero di non averne mai».

Sull’educazione: «I guai cominciano quando si inizia a passare sopra alla maleducazione. Quando non si sente più dire Grazie e Per favore, vuol dire che la fine è vicina». Sulla verità: «Penso che la verità sia sempre semplice. Cioè, deve essere semplice per forza. Deve essere abbastanza semplice perché la capisca pure un bambino. Altrimenti sarebbe troppo tardi. Si arriverebbe a capirla quando è ormai troppo tardi. […] La verità non va da nessuna parte e non cambia da un momento all’altro. Non si può corrompere, così come non si può salare il sale. Non si può corrompere perché è quella che è. L’ho sentita paragonare a una roccia – forse nella Bibbia – e sarei anche d’accordo. Ma la verità resterà qui anche quando la roccia non ci sarà più. Sono sicuro che qualcuno non sarebbe d’accordo con questa idea. Parecchia gente, anzi. Ma questa gente non sono mai riuscito a capire in cosa creda».

Lo smarrimento che Ed Tom prova verso un paese – il suo paese – che in poco tempo ha radicalmente tagliato fuori le precedenti generazioni, investito da un epocale cambiamento nei costumi e nel modo di pensare, è proprio ciò che Cormac McCarthy mette in scena. Non è un paese per vecchi, appunto.

«Certe volte mi sveglio in piena notte e mi sento sicuro come la morte che solo la seconda venuta di Cristo potrà fermare questo andazzo. Non so a che serva stare sveglio a pensarci. Ma mi capita». In queste parole McCarthy, per il tramite dello sceriffo Ed Tom, interroga il lettore: davvero non è possibile fare niente? Depressione, anoressia e malattie psichiche di vario genere attanagliano le nuove generazioni, oggi, in Italia e in Occidente in generale. Qualche giorno fa è stata trovata in un parco di Roma una ragazza di 17 anni impiccata con le mani legate dietro la schiena; si ipotizza un suicidio. A Benevento, invece, è stato trovato morto un neonato in un fossato, forse lanciato dalla madre. Il 16 settembre, infine, a Messina una donna di novanta anni è stata derubata e violentata. «Un gesto gratuito, inspiegabile e gravissimo», ha commentato il capo della squadra Volanti di Messina, Giovanni Puglianisi. Tutti buoni motivi per smettere di leggere le notizie. Come dice Ed Tom: «Mia moglie non vuole più leggere il giornale. Probabilmente ha ragione. In genere ha sempre ragione».

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