Nuovo Cda al Banco di Sicilia: “Nomine giunte quando si dichiara di volere dismettere le quote azionarie-

Nuovo Cda al Banco di Sicilia: “Nomine giunte quando si dichiara di volere dismettere le quote azionarie-

Nuovo Cda al Banco di Sicilia: “Nomine giunte quando si dichiara di volere dismettere le quote azionarie-

mercoledì 30 Aprile 2008 - 10:56

Ad affermarlo il Fisac Cgil che aggiunge: “Il nuovo governo regionali si occupi delle questioni puiù urgenti-

All’indomani della nomina di Ivan Lo Bello a presidente del Banco di Sicilia, il Fisac Cgil interviene con una nota attraverso la quale dichiara che “L’insediamento del nuovo CDA del BdS avviene in un momento in cui i massimi esponenti della Regione e della Fondazione rilasciano alla stampa dichiarazioni in cui manifestano la volontà di dismettere in tutto o in parte le quote di proprietà a vantaggio della partecipazione a nuovi progetti di costruzione di un soggetto bancario radicato nel Sud. Ci si chiede a vantaggio di chi, in favore di quale progetto industriale, a sostegno di quale logica produttiva tutto ciò andrebbe ad essere realizzato. Non vorremmo che questa dichiarata intenzione fosse semplicemente foriera di rivendicazioni di ruoli e di poltrone.Il nuovo Governo Regionale, il suo presidente, pongano piuttosto, seriamente, e non per slogan , nell’agenda delle questioni urgenti da affrontare: il problema della gestione del credito in Sicilia ed in particolare il ruolo del Banco di Sicilia a sostegno dell’economia isolana.

Non giova certamente dichiarare penalizzanti intenzioni di dismissione di quote azionarie nel pieno di un processo di riorganizzazione del Banco di Sicilia che pesantemente, con il complice silenzio dell’azionista Regione, sta falcidiando strutture, ruoli ed organici.

Non vorremmo che quanto affermato dal governatore Lombardo fosse l’alibi preventivo per giustificare intese già raggiunte col vertice di Unicredit rispetto alla cancellazione delle attuali garanzie contenute nella convenzione tra Regione ed ex Capitalia in cambio di qualche strapuntino nel CDA del Banco e/o di Unicredit.

La salvaguardia dei livelli occupazionali del Banco di Sicilia, la tutela ed il rafforzamento della sua rete operativa e dei suoi centri decisionali e soprattutto la valorizzazione dell’ ingente patrimonio di professionalità esistenti oggi al Banco siano le priorità da acquisire e consolidare in questa delicata fase di profonda trasformazione della più grande azienda di matrice Siciliana-.

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