Oceano (Cgil): «Provvedimenti devastanti per il mezzogiorno e per i lavoratori dipendenti»

Oceano (Cgil): «Provvedimenti devastanti per il mezzogiorno e per i lavoratori dipendenti»

Oceano (Cgil): «Provvedimenti devastanti per il mezzogiorno e per i lavoratori dipendenti»

venerdì 18 Luglio 2008 - 14:58

«Eclatanti i tagli varati dal governo Berlusconi per finanziare l'abolizione dell'Ici sulla prima casa»

Cinquecento milioni per il potenziamento dei trasporti di Calabria e Sicilia; 50 milioni di trasferimenti alla Sicilia per l’agricoltura; 20 milioni per la sicurezza del trasporto tra Messina e Reggio; 50 milioni per la banda larga nel Mezzogiorno; 1,25 milioni di euro dal Fondo per le politiche sociali; 113 milioni di euro dal trasporto urbano; 20 milioni del Fondo contro la violenza sulle donne; tagli anche a Telefono Azzurro, alla promozione sulla sicurezza stradale, alle università e alla ricerca. Sono solo alcuni dei più eclatanti tagli varati dal governo Berlusconi per finanziare l’abolizione dell’ICI sulla prima casa e la detassazione degli straordinari.

«Tagli che insieme al federalismo fiscale che il governo si propone di attuare metteranno letteralmente in ginocchio il Mezzogiorno e la Sicilia. Senza parlare poi al blocco alle stabilizzazioni e alla abolizione di qualunque limitazione al ricorso al lavoro precario. Provvedimenti che saranno devastanti per una città come Messina dove ogni giorno si registra la chiusura di una nuova azienda», ha spiegato Lillo Oceano, segretario generale della FP Cgil di Messina che ha annunciato che proprio Messina il 29 luglio prossimo sarà teatro di una grande manifestazione unitaria dei lavoratori del pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil contro l’azione del Governo.

«Dalla cooperativa Futura che non paga i dipendenti, al mancato rispetto dei Lea nelle strutture sanitarie per le quali il governo ha previsto un taglio di 8 miliardi di euro in due anni che accresceranno le già gravi differenze tra la sanità del Nord e quella del Sud – ha denunciato Oceano-. Senza contare la solita sperequazione tra Messina e le altre province. Lo abbiamo già visto con i tagli alle guardie mediche, con il budget per l’assistenza riabilitativa nel quale Catania batte Messina per 8 a uno, cioè 80milioni contro i nostri 15, e lo rivedremo con gli ospedali, i posti letto, l’assistenza».

Oceano ha voluto anche ribadire come l’attacco ai dipendenti pubblici condotto sotto lo scudo della lotta ai fannulloni serve in realtà solo a tagliare servizi pubblici che i cittadini poi dovranno acquistare dai privati. «Un’operazione di facciata che passa dal blocco alle assunzioni e alle stabilizzazioni e che serve in realtà ad aumentare l’affidamento dei servizi ai privati e le esternalizzazioni. Le conseguenze per i cittadini e per i lavoratori saranno pesantissime» . Oceano ha evidenziato che i primi settori che verranno ridimensionati per calibrare i tagli saranno quelli dell’assistenza sociale, dei trasporti pubblici, della sanità. «In una città dove il tasso di occupazione dei giovanissimi, quelli compresi tra i 15 e i 24 anni, è al 14% e nella fascia successiva tra i 25 e i 34 anni è appena al 54 % mentre la media nazionale è del 70%, senza politiche di investimento e supporto le cose andranno sempre peggio e la politica di questo governo penalizza il Mezzogiorno. Per questo servono reazioni e risposte. Perché Messina per ragioni di politica regionale e il Sud per ragioni di politica nazionale non possono sempre essere penalizzati e dimenticati».

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