Confermata in corte d’Appello la condanna per omicidio preterintenzionale per Angelo Di Maio, accusato di aver reagito, provocando le ferite che hanno portato alla morte Antonino Cutrupia, dirigente socialistico di Terme Vigliatore. Ridotta la pena rispetto al primo grado
Ridotta in appello la pena per omicidio preterintenzionale al ventenne Angelo “Roberto” Di Maio, di Milazzo, che doveva rispondere della morte di Antonino Cutrupia, 59 anni, il dirigente scolastico di Terme Vigliatore, morto il 3 marzo 2007 per le gravi ferite riportate nel corso di un aggressione notturna subita nei pressi della stazione marittima di Milazzo, lungo la così detta “strada degli omosessuali”. La Corte d’appello di Messina ha confermato l’accusa ricalcolando la pena in 4 anni e 6 mesi di reclusione, contro la condanna di primo grado a 5 anni e 4 mesi, emessa col rito abbreviato il 18 luglio dello scorso anno.
Quel 3 marzo il professore avrebbe tentato un approccio sessuale con Di Maio ma qualcosa non era andato per il verso giusto e il ventenne aveva reagito, sbattendolo per terra e provocandogli profonde ferite alla testa. Nonostante un intervento chirurgico, le lesioni al cranio portarono alla morte del professore.
