Prime condanne nell’operazione antimafia “Pozzo” che nel gennaio dell’anno scorso aveva portato all’arresto dei vertici delle cosche di Barcellona. Stamani davanti al gup Giovanni De Marco sono comparsi gli imputati che avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Il giudice ha inflitto 5 anni Salvatore Micale di Barcellona ed a Santo Gullo, di Falcone. Per i due il Pm della Dda Giuseppe Verzera, aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per l’accusa di concorso in associazione mafiosa. Si è conclusa oggi, dunque, una parte importante del procedimento. Ma il 29 marzo partirà il processo a carico del boss della famiglia dei “Barcellonesi” Carmelo D’Amico, dei capo dei “Mazzarroti” Tindaro Calabrese, e degli affiliati Antonino Bellinvia, Antonino Calderone, Mariano Foti e Gaetano Chiofalo.
In questo processo si sono costituiti parte civile il Comune di Barcellona e la Società assicurativa “Fondiaria Sai”.
