Scattata l'attività di Polizia di Stato e Carabinieri che ruota sugli appalti della costruzione dell’impianto eolico di Raccuja
A poco meno di un’ora da quando Polizia di Stato di Capo D’Orlando e Carabinieri di Patti sono entrati in azione, il sindaco di Raccuja Cono Damiano Salpietro (foto 1)e gli imprenditori Michele Tripoli, 43 anni,(foto 2) e Giuseppe Astone, 31 anni (photogallery)sono finiti ai domiciliari nell’ambito dell’operazione -Eolo- sugli appalti per la costruzione dell’impianto eolico di Raccuja. Cinque le persone che sono state raggiunte da provvedimento di obbligo di firma. Si tratta degli imprenditori edili Calogero Manera, 40 anni, Leo Tripoli, 43 anni, Carmelo Palazzolo,56 anni, il figlio Ricardo di 21 anni e Leo Palazzolo, 40 anni. Sequestrate dalle forze dell’ordine anche quote azionarie delle società MTP e Astone.
L’inchiesta della procura di Patti ha preso le mosse dalla gestione degli appalti per la costruzione di un grosso impianto eolico sulle montagne dei Nebrodi. I provvedimenti di oggi sono frutto di un’indagine scattata nell’autunno del 2009 quando grazie alle denunce presentate da diversi imprenditori gli inquirenti si accorsero di alcune irregolarità sulla gestione degli appalti relativi ai lotti utili al posizionamento di numerosi torri anemometriche e alla realizzazione delle opere necessarie alla creazione del parco eolico “Nebrodi”.
Dopo l’originaria convenzione stilata nel 2002 tra l’Api Holding (società concessionaria)poi divenuta SER e SER 1, ed il Comune di Raccuja, il sindaco Salpietro secondo la Procura di Patti avrebbe “abusato della qualità e dei poteri riconnessi alla funzione di primo cittadino, costringendo, minacciando una serie di comportamenti ostruzionistici, la società Maltauro a rescindere i contratti con le ditte di fiducia al fine di far ottenere i lavori in sub-appalto alla società M.T.P”
La Maltauro, società incaricata di individuare le ditte che dovevano realizzare i lavori relativi alle infrastrutture, inizialmente aveva incaricato per l’esecuzione di questi lavori delle ditte specializzate e di fiducia , ma a seguito di pressioni politiche e non solo, sarebbe stata costretta e rescindere i contratti con tali imprese e ad incaricare -L’Astone Costruzioni srl- con sede ad Ucria, che a sua volta avrebbe subappaltato i lavori alla M.T.P di Raccuja costituita da Tripoli – Manera e Palazzolo, impresa che originariamente era stata scartata dalla Maltauro stessa poiché priva dei requisiti tecnici necessari ad effettuare tali lavori.
Tale imposizione alla Maltauro secondo gli investigatori della Procura pattese, sarebbe giunta tramite la S.E.R società concessionaria dei parchi eolici sul territorio dei nebrodi subentrata all’Api holding, che facendo riferimento ad una clausola della convenzione iniziale asseriva che “per timore di ostracismo …. su tutti i fronti e senza porre troppe domande …dovevano risolvere il contratto con la ditta iniziale ed affidare i lavori all’Astone”, seppur con una maggiorazione dei costi ed un esborso ulteriore rispetto alle altre ditte già individuate di circa 200.000 euro.
Il tutto per far lavorare assolutamente la M.P.T “anche a costo di far strutturare l’ M.T.P” così come voluto dal Sindaco Salpietro.
Nel corso dell’indagine sono emersi svariati profili di parentela ed affinità e di cointeresse tra gli attori della vicenda e soprattutto rapporti di connessione politica tra Riccardo Palazzolo, figlio e nipote di consiglieri di maggioranza vicini al sindaco, Calogero Manera cognato di Giuseppe Astone, Carmelo Palazzolo, originariamente avversario politico in minoranza consiliare, nel dicembre 2008 transitato tra le file della maggioranza. Gli stessi Palazzolo alle ultime elezioni Comunali della scorsa primavera hanno appoggiato il Sindaco Salpietro che è stato rieletto per la seconda volta.
Durante le indagini sarebbe poi venuto fuori un secondo episodio di concussione riconducibile sempre al sindaco Salpietro. Quest’ultimo avrebbe abusato della sua carica per imporre in maniera unilaterale alla ditta S.E.R anche lo spostamento di un aereogeneratore a vantaggio di prossimi congiunti. E per questo episodio è indagato assieme al fratello.
