Il colpo messo a segno ai danni della Banca popolare agricola di Ragusa ha fruttato ai malviventi 20mila euro in contanti e assegni. Manca all'appello il sesto complice
Ancora rapinatori in manette con la seconda tranche dell’operazione Fermi tutti. I Carabinieri di Taormina hanno tolto dalla circolazione altre 5 persone, tutte catanesi che hanno messo a segno un colpo il 26 marzo scorso a Pozzallo ai danni della “Banca agricola popolare di Ragusa”, fruttata ai malviventi ,che hanno agito a volto scoperto e armati di taglierino 15mila euro in contanti e 5 mila euro in assegni.
In manette sono finiti 5 catanesi, 4 uomini e una donna, che sono accusati di furto aggravato in concorso.
La sinergica tra i comandi dell’Arma di Modica, Catania e Taormina e del nucleo elicotteri di Catania-Fontanarossa ha permesso di bloccare la LanciaY, una delle due auto su cui erano fuggiti i rapinatori lungo l’autostrada Catania Siracusa.
A bordo dell’utilitaria c’erano Rocco Fontanini, 26 anni, Sebastiano Tasco, 35 anni e Salvatore Pidatella, 55 anni. Tutti e tre volti noti alle forze dell’ordine e tutti e tre catanesi. L’altra Bmw di gr ossa cilindrata su cui si trovavano gli altri tre rapinatori è invece riuscita a seminare i Carabinieri. Ma grazie all’esame dei filmati di del sistema di videosorveglianza della banca, in giornata è finito in manette anche il ventenne incensurato Giovanni Pietro Vasta, identificato per uno dei due autori materiali della rapina fuggito sulla Bmw.
Addosso al giovane i Carabinieri hanno recuperato500 euro in banconote di piccolo taglio. Due giorni dopo la rapina è stata invece sottoposta a fermo la sessantaseienne catanese, anche lei incensurata Elisabetta Distefano che per far perdere le proprie tracce aveva tagliato e cambiato colore ai capelli.
All’appello manca ora l’ultimo rapinatore, ma i Carabinieri sono già sulle sue tracce.
