Operazione -Figaro-. In manette un barbiere e due volti noti della criminalità oricense specializzati nel traffico di cocaina

Operazione -Figaro-. In manette un barbiere e due volti noti della criminalità oricense specializzati nel traffico di cocaina

Operazione -Figaro-. In manette un barbiere e due volti noti della criminalità oricense specializzati nel traffico di cocaina

martedì 22 Luglio 2008 - 06:09

E’ scattata all’alba l’operazione -Figaro-, così battezzata perché uno dei tre arrestati di oggi faceva il barbiere. Ma nel suo locale non si sarebbe limitato a tagliare i capelli e a fare la barba ai clienti. È così finito in manette Settimo Manera, 33 anni incensurato di Tortorici, a cui sono stati concessi i domiciliari. Dietro le sbarre sono finiti anche Salvatore (nella foto) e Sebastiano Destro Pastizzaro, 47 e 22 anni, rispettivamente padre e figlio. Al secondo è stata notificata in carcere l’ordinanza custodiale siglata dal gip Onofrio Laudadio su richiesta del sostituto Alessandro Lia della Procura di Patti.

Salvatore Destro Pastizzaro aveva ottenuto i domiciliari dopo essere stato arrestato per coltivazione di sostanza stupefacente lo scorso 18 maggio insieme al figlio. I Carabinieri scoprirono una piantagione di canapa indiana nelle vicinanze del casale in contrada Santa Nigra dove abitavano i due arrestati, che erano riusciti a coltivare oltre 50 chili di sostanza stupefacente.

Dalla scoperta della coltivazione e dai ripetuti appostamenti dei Carabinieri è stato possibile accertare che i due Destro Pastizzaro oltre a coltivare la canapa la spacciavano. E l’attività di spaccio riguardava anche Settimo Manera. I tre avevano dato vita ad una fiorente attività di spaccio nel centro di Tortorici utilizzando, il negozio di barbiere e un pied a terre nelle vicinanze del negozio, come centri di smistamento della cocaina. Documentate dai Carabinieri le cessioni di droga ad almeno 40 avventori. I Destro Pastizzaro avrebbero invece utilizzato il loro casale in contrada Santa Nigra come centrale di smistamento e spaccio.

L’inchiesta giudiziaria iniziata a maggio 2007, oltre a cristallizzare le responsabilità penali in capo agli indagati, ha permesso di individuare una fitta rete di approvvigionamento dello stupefacente tra la provincia di Messina e le città di Napoli ed Africo, in provincia di Reggio Calabria, centri questi dove risiedono i principali “cartelli criminali- attivissimi nel traffico di droga.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007