Alla sbarra 26 persone ritenute affiliate a due organzizazioni che spacciavano droga a Camaro e Bordonaro

Richieste pesanti, per più di 300 anni di carcere. Le ha avanzate stamani il

sostituto procuratore della DDA, Giuseppe Verzera nel processo dell’operazione Imbuto che si sta celebrando in Tribunale.

Ventisei le persone alla sbarra, ritenute affiliate a due organizzazioni dedite allo spaccio di droga a Camaro e Bordonaro che i Carabinieri disarticolarono la notte del 3 dicembre del 2005.

Le condanne più alte sono state richieste da Verzera per Piero Pulio (28 anni e 6 mesi) e Santi Ferrante, (26 anni ed 8 mesi). I due, secondo gli inquirenti sarebbero a capo delle due organizzazioni che si erano suddivise il territorio per lo spaccio di eroina, cocaina ed hashish.

Le altre pene più elevate sono state richieste per Francesco Misiti, Michele Coniglio e Luigi Orlando (24 anni e 10 mesi) per Giovanni Arena (24 anni e 2 mesi) per Antonino Coniglio (23 anni e 6 mesi) e per Salvatore Alibrandi (18 anni e 6 mesi). La condanna a 3 anni di reclusione è stata chiesta per due dipendenti dell’ufficio Urbanistica del Comune di Messina, Giuseppe Saccà ed Antonino Jaci. I due, secondo l’accusa, firmavano il foglio di presenza e poi si allontanavano dal posto di lavoro. Il processo riprenderà il 12 maggio con la discussione della difesa.

Il processo è stato aggiornato al 12 maggio.