Quattro patteggiamenti e 9 rinvii a giudizio nell’udienza preliminare dell’operazione “Otolandia” che lo scorso anno smascherò una truffa delle protesi acustiche ai danni dell’ex Ausl 5 di Messina.
Con l’accusa di concorso in truffa hanno patteggiato, davanti al gup Daria Orlando, Pietro Maglione, socio della società “Progetto udito” e tecnico audiometrista, (2 anni e 8 mesi), Maurizio Costa, anch’egli socio e tecnico audioprotesista e Stefania De Luca, socio amministratore della società (entrambi 2 anni) ed Antonello Famà, socio della “Progetto udito” (un anno e 4 mesi). Sono stati rinviati a giudizio e dovranno comparire in Tribunale per essere processati il prossimo 5 luglio la stessa società -Progetto Udito- e poi Roberto Formento, Giuseppe Pipitò, Edoardo Maugeri Achille Salvini, Salvatore Francesco Avantaggiato, Antonino Chiovè, Domenica Urzì e Mirella Radici, dirigente medico di Otorinolaringoiatria dell’ospedale “Papardo”. L’inchiesta “Otolandia” fu condotta dalla Guardia di Finanza. Secondo l’accusa l’Ausl 5 e lo studio di otorinolaringoiatria del professor Antonio Tanzariello avrebbero subito una truffa di 64 mila euro dall’organizzazione di cui Maglione e la De Luca sarebbero stati i promotori.
Almeno 50 i casi accertati dalle Fiamme Gialle.
