La denuncia del professionista 5 mesi fa al commissariato orlandino ha permesso ai poliziotti di mettere le manette ai polsi di tre usurai
Il 400 per cento annuo era il tasso usuraio che secondo la Polizia avrebbero applicato tre strozzini ad un imprenditore edile di Capo D’Orlando che è stato costretto a vendere garage, casa, autovettura. Era tempestato da telefonate da parte dei cravattari che esigevano il pagamento dei suoi debiti e dopo tre anni di questa vita il professionista 5 mesi fa ha denunciato tutto al commissariato di Capo D’Orlando consentendo oggi ai poliziotti di eseguire le tre ordinanze custodiali siglate dal gip Onofrio Laudadio nei confronti di Calogero Miraudo, 51 anni, Paolino Sottile, 52 anni e Vincenzo Galati Rando, 48 anni. I tre arrestati sono accusati di usura continuata. Reato per cui Miraudo e Sottile vantano precendenti specifici.
Altre sei le persone indagate, 160 gli assegni sequestrati a casa degli arrestati dai poliziotti che documentano la spirale vorticosa in cui si è ritrovato l’imprenditore edile. A fronte di un iniziale prestito di 4500 euro chiesto a Sottile, il professionista in un anno è arrivato pagarne 20mila e per fronteggiare questo prestito si è rivolto prima a Miraudo chiedendogli 9 mila euro e quindi a Galati Rando. Secondo gli investigatori altre sono le persone a cui l’imprenditore edile si è rivolto nel tentativo di sanare i debiti contratti con i tre strozzini. Quando gli usurai hanno cominciato a minacciarlo di mettere all’incasso il vorticoso giro di assegni che l’uomo aveva firmato, per quasi un milione e mezzo di euro il professionista ha capito che non c’era altra via d’uscita che denunciare tutto alla Polizia e far arrestare i suo strozzini.
