Finanziaria approvata all'Ars, Schifani esulta. Le opposizioni: "Maggioranza in tilt"

Finanziaria approvata all’Ars, Schifani esulta. Le opposizioni: “Maggioranza in tilt”

Marco Olivieri

Finanziaria approvata all’Ars, Schifani esulta. Le opposizioni: “Maggioranza in tilt”

domenica 21 Dicembre 2025 - 09:55

Sicilia. Il presidente ringrazia Galvagno e l'Assemblea regionale: "Terzo anno consecutivo nei termini". "Un "disastro poliitico e morale" per il Cinquestelle De Luca

PALERMO – Via libera alla Finanziaria in Sicilia. Approvata a Sala d’Ercole intorno all’1.30 di questa notte con 29 voti a favore e 23 contrari. Da una parte la soddisfazione del presidente della Regione siciliana Renato Schifani, dopo parecchi momenti difficili nella maggioranza. “Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione della legge di Stabilità e del Bilancio 2026-2028 da parte dell’Assemblea regionale siciliana. Un risultato di grande rilievo che conferma la solidità dell’azione di governo e il senso di responsabilità del Parlamento regionale”.

“Per il terzo anno consecutivo – aggiunge Schifani – la Regione approva nei termini gli strumenti finanziari fondamentali, evitando l’esercizio provvisorio e garantendo certezze a cittadini, imprese ed enti locali. Quest’anno il traguardo è stato raggiunto persino prima della manovra nazionale, segno di un deciso cambio di passo nella gestione delle finanze regionali. La manovra – prosegue – si fonda su capisaldi chiari e concreti: sostegno alle imprese, creazione e stabilizzazione del lavoro, rafforzamento delle politiche sociali e sanitarie, attenzione alle emergenze che colpiscono il territorio e i settori produttivi. È una legge di stabilità che guarda allo sviluppo, alla coesione sociale e alla tutela delle fasce più fragili, senza rinunciare al rigore e alla programmazione. Abbiamo messo in campo misure significative per incentivare gli investimenti, favorire l’occupazione stabile, attrarre e far rientrare competenze in Sicilia, sostenere i Comuni, migliorare i servizi sanitari, affrontare le emergenze ambientali, idriche e sociali, valorizzare il patrimonio culturale e rafforzare infrastrutture e territori”.

“Ringrazio innanzitutto il presidente dell’Assemblea regionale Galvagno per la conduzione dell’Aula, il presidente della commissione Bilancio Daidone e l’assessore Dagnino per il lavoro svolto. Un ringraziamento anche ai deputati di maggioranza per avere condiviso e approvato le norme presentate dal governo. Questa manovra – afferma il presidente della Regione – rappresenta una base solida per costruire il futuro della Sicilia, nel segno di una crescita duratura e sostenibile. L’anno prossimo, dopo la parifica dei rendiconti da parte della Corte dei conti, potremo utilizzare anche i due miliardi di avanzo con cui abbiamo chiuso l’esercizio precedente per investire ulteriormente per fare crescere la nostra regione”.

Il Pd: “Maggioranza schizzofrenica, il governo Schifani non si regge più in piedi”

Di parere opposto le opposizioni. “L’andamento dell’esame della finanziaria rispecchia lo stato confusionale di una maggioranza che ormai arranca senza ossigeno, è sempre più lacerata e tenta di scaricare su altri le proprie tensioni interne. Ancora una volta il gruppo Pd e le forze di opposizione hanno tenuto la barra dritta con senso di responsabilità, impedendo che fossero mantenute norme che nulla avevano a che fare con la finanziaria e proponendo misure concrete che in parte sono state inserite nella manovra”. Lo sostiene Michele Catanzaro, capogruppo del Partito democratico all’Ars.

Il gruppo Pd ha espresso voto contrario alla manovra finanziaria. “In particolare – aggiunge Catanzaro – abbiamo proposto e sostenuto provvedimenti importanti in diversi ambiti: lavoratori forestali, Almaviva, Esa, Pip e contrattisti, South working, agevolazioni mutui per abitazioni nei centri storici, sostegno all’editoria, aumento risorse Furs, istituzione del fondo per il contrasto alle tossicodipendenze, fondi ai Comuni per gli studenti con disabilità, contributo affitti per le famiglie in difficoltà, interventi contro la crisi idrica in agricoltura. Purtroppo il governo è rimasto sordo di fronte ad altre misure che il gruppo Pd aveva proposto con le forze di opposizione e che avrebbero potuto sostenere diversi settori, dal sociale agli enti locali, ai comparti produttivi”.

“Così come avevamo detto già all’indomani dei lavori della commissione Bilancio – conclude il capogruppo Dem – la manovra doveva essere snellita fin dall’inizio. Resta un dato politico che è sotto gli occhi di tutti: c’è una maggioranza schizofrenica, il governo Schifani non si regge più in piedi”.

M5S: “Un disastro politico e morale, questa manovra è stata la vera sfiducia a Schifani”

“Un disastro politico e morale. Aula ridotta a un mercato, con una maggioranza allo sbando e interessata solo a portare a casa qualcosa per sé”. Il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca ha bocciato la legge di stabilità appena approvata da Sala d’Ercole.
“È stata una manovra nata male e cresciuta peggio – evidenzia De Luca – con un testo che doveva contenere 28 articoli e che è arrivato in Aula con 134 norme, senza alcuna visione, senza una selezione programmatica, frutto solo di desiderata individuali e scambi finalizzati a tenere insieme una maggioranza ormai in frantumi. Di questi 134 articoli, grazie alla nostra azione, ne sono saltati ben 78, un risultato politico di grande rilievo. Noi non ci siamo piegati su nulla e per nulla, perché non è stato nostro interesse portare avanti emendamenti territoriali ma solo temi di interesse e dall’alto valore sociale per tutti i siciliani”.
“Abbiamo assistito a scene di una volgarità inaccettabile, con attacchi feroci, risse e deputati accalcati attorno agli assessori come in un supermercato, nel tentativo di portare a casa qualcosa e non di lavorare per gli interessi collettivi. È stato uno dei momenti più bassi della storia dell’Ars. “Quest’Aula – insiste il capogruppo Cinquestelle – ha perso autorevolezza e non rappresenta più l’interesse generale, ma solo gli interessi di pochi. La vera questione morale non è solo quella giudiziaria, ma è anche quella che riguarda la qualità pessima del processo legislativo, il disprezzo delle regole, la voracità incontrollata dei deputati. Così si alimenta ogni giorno la sfiducia verso il governo, che si è ormai delegittimato con i propri comportamenti. Questa manovra è stata la vera sfiducia a Schifani”.

Articoli correlati

2 commenti

  1. Penso solo che bisogna prendere atto di una Sicilia alla frutta come mai…Schifani si sarebbe dovuto dimettere prima per il caso Galvagno/Amata poi per Cuffaro, ma la poltrona siciliana fa gola a questi partiti e mummie politiche. Schifani è chiaro che non tiene più i suoi

    10
    3
  2. Chia bella classe politica che abbiamo….

    9
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED