Interrogati a Gazzi dal gip Arena, ad eccezione di Oliva, gli altri indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere
Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere tre dei quattro arrestati lunedì nell’ambito dell’operazione Seppia accusati di induzione della prostituzione minorile e atti sessuali su minori. Durante gli interrogatori al carcere, solo Giuseppe Oliva, 66 anni, fiorista ormai in pensionato ha parzialmente ammesse le proprie responsabilità in riferimento ad alcuni episodi. Bocche cucite davanti al sostituto Maria Teresa Arena invece per Salvatore Raciti, 41 anni impiegato Enel, Claudio Cisco, 45 anni disoccupato e il trentatreenne Marcantonio Russo, già arrestato sempre per reati contro minori.
I quattro sono finiti in carcere dopo le indagini della Squadra Mobile che hanno documentato i loro incontri con minori. Gli arrestati sono accusati di aver adescato minorenni, almeno 20 episodi accertati con bambini e bambine.
(la foto del quarto arrestato in photogallery)
