Dopo 4 mesi di indagini serrate i Carabinieri di Taormina hanno fatto piena luce e hanno così chiuso il cerchio attorno alla banda responsabile del furto commesso il 24 novembre 2010 nel negozio di abbigliamento “Essenza” di Giardini Naxos con il metodo della “spaccata”. Questo il nome dell’operazione scattata alle prime luci dell’alba di oggi che ha portato all’arresto di un altro pregiudicato catanese, Giovanni Castiglia, 23 anni, ritenuto dagli investigatori il “fiancheggiatore” degli autori materiali del furto. L’arresto è stato eseguito sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Messina, Walter Ignazitto, su richiesta del Pm, Santo Melidona.
Il 24 novembre 2010 Salvatore Viola, 29 anni e Angelo Zuccaro, 44 anni dopo aver rotto a colpi di spranga la vetrina del negozio Essenza di Giardini Naxos, si erano impossessati di numerosi capi di abbigliamento. Ma ai due etnei era andata male perché poco prima del furto erano stati fermati a bordo della Lancia Y su cui si trovavano per un controllo dai militari di Giarre. Dal confronto delle immagini dei video di sicurezza del negozio e dagli altri indizi trovati dentro l’auto parcheggiata sotto casa di Viola, i carabinieri di Taormina avevano arrestato i due. I carabinieri in questi mesi hanno cercato di individuare gli altri complici e hanno così appurato che una delle autovetture utilizzata dai malviventi era stata noleggiata il giorno prima del furto presso un’agenzia di rentcar di Catania, dove Castiglia si era recato assieme a Salvatore Viola. All’agenzia di noleggio auto, Castiglia ha fornito la propria patente di guida, stipulando il contratto di noleggio di una delle due autovetture con cui la banda si è poi recata“in trasferta” a Giardini Naxos. L’arrestato, la notte del 29 settembre 2010, era stato fermato perché notato a bordo di un’auto assieme ad alcuni soggetti che – incappucciati e a bordo di due autovetture con targa coperta (lo stesso metodo utilizzato per commettere il furto a Giardini Naxos) erano fuggiti all’arrivo dei Carabinieri di Catania. Le indagini proseguono per accertare se la banda si sia resa responsabile di altri furti commessi in zona.
