Alla sbarra 20 presunti affiliati alle cosche barcellonesi
Ancora un’udienza importante al processo in Corte d’Assise per gli imputati
dell’operazione antimafia “Vivaio” che nell’aprile del 2008 portò all’arresto di 15 persone. Alla sbarra presunti appartenenti alla mafia barcellonese, fra cui diversi boss accusati di gestire il controllo degli appalti e le discariche di Mazzarrà S.Andrea e Tripi.
Venti le persone imputate nel processo che vede in primo piano l’omicidio di Antonino Rottino per il quale oggi si sono affrontati duramente Pm e difensori.
Gli avvocati hanno sollevato un’eccezione d’incompetenza territoriale. I legali dei boss hanno chiesto che la Corte d’Assise giudicasse solo l’omicidio Rottino mentre tutti gli altri reati, secondo la loro tesi, sarebbero di competenza del Tribunale di Barcellona. In più sette imputati hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. Dopo alcune ore di camera di consiglio la Corte ha rigettato tutte le istanze, lasciando tutto immutato.
Accolta, invece, la costituzione di parte civile dell’Associazione antiracket catanese “Ugo Alfino” e di Legambiente Onlus. Il processo riprenderà il 30 novembre.
L’inchiesta -Vivaio-, gestita dal Ros dei carabinieri portò nell’aprile 2008 a 15 arresti.
